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Viaggi all’estero, verso il regolamento europeo: “Niente test e quarantena 14 giorni dopo ultima dose”

Secondo le prime indiscrezioni dalla commissione europea stesse regole per i guariti dalla malattia e con una somministrazione fatta

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Liguria/Europa. Chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino da 14 giorni, ed è in possesso del certificato digitale dell’Unione europea che lo dimostra, dovrebbe essere esente da test e quarantena per effettuare un viaggio. Sono queste le misure che si stanno proponendo per regolamentare gli spostamenti sul territorio europeo.

Chi è guarito, inoltre, dovrebbe essere esentato dai test o dalla quarantena se in possesso di certificati di vaccinazione in linea con il Pass Covid o se hanno un test Pcr negativo, che però vale solo per 180 giorni. Per garantire l’unità familiare – spiega la Commissione europea – i minori che viaggiano con i genitori dovrebbero essere esentati dalla quarantena quando i genitori non devono sottoporsi a quarantena, ad esempio perché vaccinati. Anche i bambini sotto i 6 anni dovrebbero essere esentati dai test relativi al viaggio.

Secondo le prime indiscrezioni espresse dall’Ansa, si propone di introdurre un “freno di emergenza” interno alla Ue per affrontare nuove varianti, reintroducendo misure restrittive per i viaggi anche per le persone vaccinate e quelle guarite se la situazione epidemiologica si deteriora rapidamente, o se è stata segnalata un’elevata prevalenza di varianti Covid preoccupanti.

La proposta di aggiornamento della Commissione Ue alla raccomandazione sul coordinamento delle restrizioni alla libera circolazione nell’Unione in risposta al Covid e presentato dal commissario europeo, Didier Reynders prospetta anche differenti iter a seconda delle aree di rischio da cui si proviene.

Per i viaggiatori provenienti da aree verdi non è prevista alcuna restrizione; per quelli dalle zone arancioni, gli Stati membri potrebbero richiedere un test prima della partenza (antigene rapido o Pcr); mentre per i viaggiatori provenienti da zone rosse, gli Stati membri potrebbero imporre ai viaggiatori di sottoporsi a quarantena, a meno che non abbiano un test pre-partenza (antigene rapido o Pcr). Infine, per i viaggiatori provenienti da zone rosso scuro, i viaggi non essenziali dovrebbero essere fortemente sconsigliati. Restano gli obblighi di test e quarantena.

Quanto alla validità dei test, proseguono da Ansa, Bruxelles propone un periodo di validità standard: 72 ore per i test Pcr e, ove accettato da uno Stato membro, 48 ore per i test antigenici rapidi.

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