Liguria. Tre aggressori privi di biglietto si sono scagliati con un’improvvisa violenza su una viaggiatrice dopo che questa aveva chiesto loro di spostare i bagagli che intralciavano il passaggio per poter raggiungere un altro vagone. Rimasto ferito anche il capotreno che, per difendere la donna, ha fatto da scudo con il proprio corpo per evitare che la situazione degenerasse.
E’ questo l’episodio avvenuto ad Albenga a bordo dell’intercity 660 ieri, mercoledì 14 aprile, e raccontato dal sindacato regionale ORSA Ferrovie Liguria che esprime la propria solidarietà al collega aggredito sul treno. “Chiediamo alle istituzioni e all’azienda di attivare tutte le risorse possibili e di intensificare le attività di prevenzione e repressione. Non è accettabile abbassare la guardia su temi importanti come la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori”.
“Le misure individuate per combattere il fenomeno delle aggressioni a bordo dei treni non sono sufficienti. Il treno deve essere un luogo sicuro, non un far West per ‘portoghesi’ e malviventi. Soprattutto in questo periodo, dove insiste la pandemia e il personale rischia quotidianamente la propria incolumità per il pericolo reale di contagi sui treni, in particolare quelli del Trasporto Regionale, spesso a rischio affollamento e dove è un’impresa garantire un minimo di distanziamento” aggiungono dalla segreteria regionale di Orsa.
Roberto Cesario, Segretario Regionale di ORSA Ferrovie Liguria, afferma così che “è necessario istituire un tavolo permanente sulla sicurezza che coinvolga i rappresentanti dei lavoratori, i vertici territoriali del Gruppo FS e le istituzioni competenti sulla materia”.