Liguria. “Concluso, con deliberazione odierna del Consiglio regionale, l’iter di approvazione delle modifiche al testo e al quadro finanziario del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSR Liguria), necessarie per l’introduzione della misura di ‘Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti dalla crisi di Covid – 19”.
Lo dichiara in una nota Alessandro Piana, vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura.
“La cifra complessivamente destinata coincide col massimo consentito dalle norme europee, per un totale di 6.193.159 euro”.
“Di fatto, la misura è già stata attuata negli ultimi mesi del 2020, e ha permesso di fornire pagamenti unitari, fino a 7.000 euro”.
“L’intervento interessa 1.281 imprese, di cui circa 1.100 sono già state liquidate” conclude Piana.
In particolare l’intervento intende contenere i problemi di scarsa liquidità delle imprese, che rischiano di compromettere la continuità delle attività agricole durante e dopo la pandemia. Si tratta di un sostegno temporaneo ed eccezionale per un importo complessivo di oltre 6 milioni di euro. Il provvedimento definisce nel dettaglio le condizioni per accedere al sostegno fra le quali è previsto che l’impresa agricola sia attiva dal primo gennaio 2019 (e comunque non sia stata attivata oltre il marzo 2019); deve avere tenuto una contabilità IVA sia nel 2019 che nel 2020, deve aver subìto, nel primo semestre 2020, una riduzione di fatturato pari almeno al 30% in rapporto al fatturato del primo semestre 2019 e pari ad almeno 2 mila euro.
La riduzione del fatturato è calcolata sulle attività agricole, agriturismo, attività di fattoria didattica o sociale. Il sostegno può essere cumulato con altri interventi analoghi a sostegno della liquidità. L’importo erogabile, una tantum, per ciascuna impresa agricola è modulato in ordine decrescente di graduatoria, a scaglioni, a partire da un importo massimo di 7 mila euro e, comunque, non può superare la perdita effettiva, in valore assoluto, subìta dall’impresa.