Liguria del gusto

Genova e l’Inghilterra unite nel Saint George di Borghetto, dove i fiori si mangiano

"Liguria del gusto e quant'altro" è la rubrica gastronomica di IVG, ogni lunedì e venerdì

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La bandiera di San Giorgio garrisce al vento per unire il simbolo della Genova marinara e Repubblicana (il patrono è San Giovanni Battista) e l’Inghilterra, dove Chef Peps Giuseppe De Fecondo si è “fatto le ossa”, e che ossa! Non a caso nel suo palmares ci sono premi importanti e riconoscimenti di ogni tipo. Il suo regno, assieme a moglie e figlio, è il ristorante Saint George, sul porticciolo turistico di Borghetto Santo Spirito.

Riconoscimenti, si diceva, di prestigio, ma forse il più importante è quello di avere la stima incondizionata di Silvio Viglietti, uno dei primi stellati in Liguria con il suo Palma di Alassio, e del figlio Massimo, anche lui stellato, oggi alla guida del Taki a Roma. Il servizio di posate, i bicchieri, i tovagliati del Saint George provengono proprio dal Palma, considerato un simbolo dell’eleganza a tavola. “Vero, ho la fortuna di avere l’amicizia di Silvio e Massimo, ma non bastano certo belle stoviglie e belle tovaglie a fare un ristorante”, commenta Giuseppe. Un maniaco della materia prima Chef Peps, del pesce, dei crostacei, delle verdure e… dei fiori. Fiori eduli, naturalmente, che non usa come ornamento, ma veri e propri ingredienti. Fiori che arrivano da RaveraBio, azienda di Albenga che molto ha investito in questo settore.

Il risultato, ma questo lo abbiamo già detto in passato, è sorprendente, con dolcezza, acidità, piccantezza che da una corolla fiorita non ti aspetti. I piatti che escono dalla cucina sono sicuramente belli, ma stupiscono per la bontà. La fantasia di Giuseppe, abbinata alla grande professionalità, rendono il menù quasi inutile: i piatti dipendono dalla stagione, dal pescato, dalla freschezza delle materie che si trovano al mercato. Imperdibile lo zabaione salato alla begonia, un trionfo di sapore! Cantina in divenire, ma con ottime bottiglie liguri, nazionali e bollicine, con giusti ricarichi. Possibilità di scegliere alla carta (prezzi non popolari, ma giusti per qualità, servizio e ambiente) o con un ricco e conveniente menù degustazione da sei portate.

Una delle cose che rende unico il Saint George è l’essere un locale “polifunzionale”. Si comincia alle 9 con le colazioni, si prosegue a mezzogiorno con pranzi veloci, di lavoro, si va avanti con apericena ricchi di stuzzichini, si chiude con la cena che si può concludere con ottimi rum o altri distillati.

Giuseppe De fecondo, tra una sperimentazione e l’altra, ha quasi concluso la redazione di un libro di ricette a base di fiori eduli: “E’ il frutto di anni di studio e prove per valorizzare al meglio questi straordinari ingredienti ancora da scoprire”, racconta. Nel frattempo, per tutta l’estate, ha messo in produzione, con la Gelateria Popolare di Loano, il sorbetto alla begonia che ha ricevuto un grande consenso tra turisti e residenti.

“Liguria del gusto e quant’altro” è il titolo di questa rubrica curata da noi, Elisa e Stefano, per raccontare i gusti, i sapori, le ricette e i protagonisti della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici, ogni lunedì e venerdì: clicca qui per leggere tutti gli articoli.

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