Chiarezza

Elezioni Regionali, Botto (M5S): “Alleanza col Pd? Chi lo dice mente sapendo di mentire”

"Qualche uscita giornalistica non corrisponde al vero. Non sono contraria al voto su Rousseau"

m5s
Foto d'archivio

Regione. “Sulle elezioni regionali in Liguria ho bisogno di esprimere la mia visione andando un po’ oltre i 2 minuti e mezzo concessi ieri in assemblea per motivi di spazio e mi preme anche correggere qualche uscita giornalistica che non corrisponde a quanto da me detto ieri  e che mi ha ritrae come contraria al voto su Rousseau”, esordisce così Elena Botto, senatrice del Movimento 5 Stelle.

“Quando mi è stato domandato dai miei colleghi parlamentari cosa ne pensassi di un’alleanza con il PD mi sono espressa negativamente per vari motivi: uno che non credo che l’alleanza sia un metodo che si addice al movimento 5 stelle e chi afferma che ci siamo già alleati nel Governo nazionale mente sapendo di mentire perchè abbiamo sempre detto sin dalla campagna elettorale che se non avessimo raggiunto il famigerato 51% avremmo proposto un contratto di governo con chi sarebbe stato disposto a convergere sui nostri temi e con questo metodo abbiamo portato a casa notevoli risultati che tutti conosciamo portando i vecchi partiti, volenti o nolenti, ad approvare riforme di ampio respiro che tutti conosciamo”.

“Il secondo motivo è la mia contrarietà a prendere delle decisioni a nome del Movimento 5 stelle Liguria non rappresentandolo pienamente (il movimento è composto da tante persone e chi sta nelle istituzioni deve sforzarsi di portare la voce degli iscritti, non solo la propria). Da subito mi sono detta invece favorevole a valutare un’apertura ad una lista civica, come da metodo, seppur con tutti i se e i ma della situazione e senza negare per nulla al mondo alla nostra base di esprimersi in merito. Ma un voto su Rousseau di per sè non è risolutivo se non si fissa un percorso metodologico. Aggiungo che, riflessione di oggi, all’assemblea di ieri mi avrebbe fatto piacere che i firmatari e promotori di questo documento lo avessero presenatato alla base degli attivisti e portavoce”, spiega meglio la Botto.

Ma la senatrice tende a chiarire che giudica con grande riguardo il voto su Rousseau: “Detto questo per me il voto su Rousseau ha una grande importanza. Ma non va assolutamente strumentalizzato. E non accetto che si dica che si vuole impedire agli attivisti di esprimersi. Infatti non solo si è auspicato, ma anche caldeggiato, che in primissima istanza si organizzasse un’assemblea regionale. Prima ancora del voto ha anche una grande importanza il metodo con cui vi si arriva”.

E ancora: “Per me il punto da cui partire è non parlare di ‘poltrone’ ma di temi e quindi non alleanze, ma di un’eventuale apertura a liste civiche con un percorso preciso, come la fissazione di punti di programma condivisi e non negoziabili. Ma anche un tempo per le liste civiche per valutarlo e palesarsi e presentare le loro istanze. Infine conseguente voto su Rousseau della squadra o delle squadre di governo possibili in coalizione e del programma condiviso oppure la conferma di quanto già deciso con lo scorso voto. Sono invece contraria a un voto “alleanze si / alleanze no” (o liste civiche si liste civiche no), che per me non solo sarebbe molto divisivo, indebolendo qualsiasi iniziativa sul nascere, ma priverebbe la base della possibilità di intervenire sui temi e i programmi, possibilità che invece all’interno del Movimento è sempre stata garantita da percorsi partecipativi ai quali tutti abbiamo aderito e che comunque abbiamo accettato come nostri temi vincolanti quando ci siamo candidati e siamo stati eletti”.

“Termino questa riflessione con un invito all’unità e al rispetto di qualunque decisione verrà presa. La nostra Liguria in primis lo merita, lo merita il Movimento, lo meritano i cittadini attivi che ogni giorno mettono la faccia e il cuore in questo grande progetto collettivo senza avere nulla in cambio, ma spesso anzi affrontando grandi rinunce”, ha concluso la Botto.

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