Liguria. Mentre il Pd e il centrosinistra si trovano a ragionare senza sapere se ci sarà o meno l’alleato tanto ricercato, ovvero il M5S, è Italia Viva ad uscire allo scoperto in vista delle prossime elezioni regionali. A margine della presentazione del pianoshock per le grandi opere, Raffaella Paita sottolinea le condizioni necessarie per formare una grande alleanza anti-Toti e smentisce alcune voci e rumors trapelate in queste ore sulla posizione del partito di Renzi in Liguria: “Non credo che sia una questione di nomi, certo il candidato presidente è una scelta molto importante, quello che rimarchiamo è il programma da presentare ai cittadini liguri, una questione di chiarezza che per ora non viene messa nel giusto risalto” afferma.
“Alcuni atteggiamenti del Pd non ci sono piaciuti, nel metodo e nella forma: abbiamo chiesto una discussione legata alle questioni irrisolte del nostro territorio, come ad esempio le grandi opere e le infrastrutture, punto centrale per Italia Viva” aggiunge.
Un aspetto di non poco conto contando una possibile intesa con il M5S. Sulla Gronda e altri interventi strutturali? “Esatto, proprio per questo è opportuno valutare un accordo programmatico” spiega, “altrimenti prenderemmo in giro i cittadini liguri”.
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro con il cosiddetto polo moderato-riformista, che si è riunito in vista delle regionali e che comprende, oltre a Italia Viva, anche il partito di Calenda, Più Europa della Bonino e Italia in Comune. Per ora porta ancora aperta per costruire una coalizione contro il centrodestra, ma la strada appare in salita: “Non abbiamo ancora preso una decisione, tuttavia più il tempo passa più sarà difficile…” taglia corto la parlamentare di Italia Viva.
E quanto ai nomi, che volevano la candidatura di Aristide Massardo in pole: “Ripeto a noi interessano i programmi e non abbiamo per ora preso posizione sui nomi perché abbiamo posto la necessità di una piattaforma programmatica chiara e vincente” conclude Raffaella Paita.
Sul fronte Pd il segretario regionale Simone Farello chiede un chiarimento, anche rispetto all’assenza del partito Renzi agli ultimi incontri” “Italia Viva deve dirci se si dichiara componente di questo tavolo e vuole ragionare insieme a noi o se invece vuole essere solo un interlocutore…”.
Strada in salita? L’alternativa sul candidato presidente potrebbe essere un nome a sorpresa, diverso e alternativo, che possa riportare ad una convergenza tutte le compagini anti-Toti.
Passaggio cruciale sarà la decisione del M5S, anche per un discorso programmatico legato alle grandi opere per la Liguria, forse per questo Italia Viva di conoscere la decisione finale dei pentastellati liguri e muoversi di conseguenza, accelerando sul confronto che aveva richiesto la stessa Paita.
Ma non solo: la scelta del candidato presidente su cui impostare una alleanza rimane aspetto decisivo.
Intanto, però, il tempo passa e l’appuntamento elettorale si avvicina: anche per questo la volontà di tutti è quella di uscire allo scoperto e lanciare la campagna per le regionali, senza lasciare altri margini di vantaggio al centrodestra.
Ore e giorni decisivi per definire la griglia di partenza per l’atteso voto ligure.