Liguria del gusto

La Granaccia, tra storia e segreti del vitigno più diffuso al Mondo

"Liguria del gusto e quant'altro" è la rubrica gastronomica di IVG, ogni lunedì e venerdì

liguria del gusto

“Liguria del gusto e quant’altro” è il titolo di questa nuova rubrica curata da noi, Elisa (alla scrittura) e Stefano (alle ricerche), per raccontare i gusti, i sapori, le ricette e i protagonisti della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici.

elisa stefano pezzini

In Liguria è una eccellenza di nicchia, che non ha nemmeno la Doc (denominazione di origine controllata), ma una semplice Igt (indicazione geografica tipica) ma è il vitigno più diffuso al mondo e, proprio in Liguria, ha una produzione di altissima qualità: è la Granaccia, origini spagnole, diffusione mondiali. Se oggi ne parliamo è perchè, nei giorni scorsi, si è svolta la quinta edizione del concorso «Grenache du Monde» organizzata quest’anno in Sardegna dove la Granaccia, udite, udite, si chiama Cannonau.

In Sardegna, su oltre 684 campioni di vini di produttori provenienti da tutto il mondo, la Granaccia dell’azienda agrituristica Durin di Ortovero ha ottenuto la medaglia d’argento, e riconoscimenti sono andati anche all’azienda agricola Viarzo di Quiliano. Gli assaggi, compiuti da 100 giurati, sono stati effettuati a Nuoro, Cagliari e Alghero, con un aumento del 20 per cento dei partecipanti rispetto al 2016 quando il concorso si svolse in Spagna.

Con circa 200.000 ettari, è il vitigno con la maggiore superficie vitata nel Mondo. Si trova in Spagna, la terra d’origine (100 000 ha), nel nord del paese, in Aragona, in Castiglia, nel paese basco ed in Catalogna. È anche fortemente impiantato in Francia (90 000 ha) (Roussillon, Languedoc, valle del Rodano, Provenza), in Portogallo, in Italia (specialmente in Sardegna), in Grecia, in Messico, in Sudafrica, in California, in Cile, in Australia.

All’origine, si trattava esclusivamente di grenache nero. Ma poco a poco si sono sviluppate le forme grigie (o rosate) e bianche principalmente al momento dell’espansione dei vini dolci naturali. S’intende vitigno Grenache e tutti i suoi sinonimi ufficiali. In Italia, ad esempio, viene chiamato Cannonau in Sardegna, Tai rosso in Veneto, Gamay perugino in Umbria, Granaccia in Liguria.

In Liguria è proprio la zona di Quiliano ad avere una lunga tradizione di coltivazione della Granaccia. Il vitigno fu impiantato attorno al 1700 da alcune famiglie che commerciavano con la Spagna. Negli ultimi anni è stato messo a dimora anche nella zona dell’Albenganese con risultati eccellenti, come dimostra il riconoscimento a Durin. Vino con un bouquet ricco, di buona gradazione alcolica (13/14 gradi), si abbina a cacciagione, carni rosse, formaggi stagionati.

Liguria del Gusto è la nuova rubrica gastronomica di IVG, con uscite al lunedì e al venerdì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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