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Albisola, peschereccio in avaria rischia di finire contro gli scogli: salvato da un gruppo di bagnini fotogallery

Igor D'India è stato il primo a raggiungere la barca in difficoltà: "Siamo arrivati a due metri dagli scogli, remavo come un matto"

Albisola S. Un’avaria al motore ha rischiato di costare cara ad un peschereccio che, ieri pomeriggio intorno alle 16,30, ormai alla deriva, stava per finire contro gli scogli tra i Bagni Ulisse e i Lido Azzurro ad Albisola Superiore. E’ stato grazie alla prontezza dei bagnini degli stabilimenti balneari albisolesi che si è evitato il peggio e l’imbarcazione è stata salvata.

Il primo a mettere il moscone in acqua ed intervenire è stato il bagnino dei Lido Azzurro, Igor D’India, che una volta arrivato vicino all’imbarcazione si è reso subito conto della gravità della situazione: “Avevo notato da qualche minuto il peschereccio che si avvicinava alla boa dei 200 metri, subito pensavo che stesse mettendo delle reti. Quando ha iniziato ad avvicinarsi a riva, sulle prime, credevo non se ne fosse accorto e quindi abbiamo iniziato a fischiargli e sono uscito con il moscono per avvisarlo. Mentre mi avvicinavo però ho iniziato a capire che qualcosa non andava” spiega Igor D’India.

“Mi sono avvicinato e il pescatore mi ha urlato che aveva il motore in avaria. Con la corrente che c’era non ho perso tempo e gli ho detto di lanciarmi una cima e ho iniziato a remare come un matto” racconta il bagnino dei Lido Azzurro.

“Per fortuna è arrivato ad aiutarmi Giovanni Oddo, un ragazzo che è cliente dello stabilimento balneare, e poi via via gli altri colleghi. Con Giovanni siamo arrivati a due metri dagli scogli, ma per fortuna siamo riusciti a trainarlo oltre” precisa D’India.

Nel giro di pochi minuti ad aiutare il “guardaspiaggia” dei Lido Azzurro sono arrivati quindi i colleghi Simone Sciutteri, Denny Zanella (dei Moby Dick) e poi i bagnini degli Ulisse e dei Lido della Palma.

Nonostante la difficoltà di trainare solamente con la forza delle braccia il peschereccio, di circa 7 metri, il gruppo di bagnini è riuscito quindi ad evitare che finisse contro gli scogli, ma ha anche dovuto scongiurare il pericolo che si arenasse a riva e si ribaltasse.

Tra chi si è buttato in mare per legare le cime tra il peschereccio e i vari mosconi e chi invece ha remato per trainarlo lontano dalla riva e dagli scogli, il gruppo di bagnini è riuscito a tenere l’imbarcazione in avaria lontana dai pericoli fino all’arrivo del gommone della Capitaneria di Porto, allertata nel frattempo.

E’ stata poi l’imbarcazione della Guardia Costiera a recuperare il peschereccio e a trainarlo al sicuro nel porto di Savona. I bagnini, esausti per il difficoltoso intervento, sono invece tornati a riva accolti dai complimenti dei bagnanti che, con il fiato sospeso, li hanno sostenuti da riva durante tutte le concitate fasi del soccorso.

“E’ stato un intervento che, secondo me, fa capire l’importanza dei bagnini negli interventi sottocosta. Pur non essendo addestrati a questo tipo di emergenze siamo riusciti ad evitare il peggio nonostante la corrente fortissima. Sarebbe bastato anche un minuti di ritardo nei soccorsi e il peschereccio sarebbe finito contro gli scogli” conclude D’India.

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