Si deve fare

Raddoppio ferroviario, Berrino: “Prioritario per uscire dall’isolamento, il governo mantenga gli impegni”

La notizia del possibile naufragio dell'opera ha messo in allarme anche e soprattutto le associazioni che tutelano i consumatori

Raddoppio ferrovia

Regione. “Il governo si era impegnato già due anni fa sulla realizzazione del raddoppio ferroviario del ponente dicendo che le risorse c’erano. La doccia fredda arrivata da Cipe in questi giorni mortifica il nostro territorio e le ambizioni legittime di due province, Savona e Imperia, a investire sul turismo uscendo finalmente dall’isolamento visti gli attuali tempi di percorrenza su una direttrice internazionale, fondamentale per turisti e lavoratori pendolari”.

Lo dichiara l’assessore regionale ai trasporti e al turismo Gianno Berrino in merito al mancato finanziamento per 225 milioni di euro per il raddoppio della tratta ferroviaria Finale-Andora. “
Non è pensabile – aggiunge l’assessore Berrino – che per spostarsi in treno, su una linea internazionale, da Ventimiglia a Savona si impieghino due ore o addirittura tre per arrivare a Genova, fino a quattro per arrivare a Milano. Il governo deve dare seguito agli impegni presi e reperire le risorse necessarie per l’ammodernamento di un’infrastruttura che definire superata è un eufemismo”.

“Si parla di doppio binario da almeno 90 anni: la Liguria e il ponente hanno assoluta necessità di quest’opera strategica per i flussi turistici per i pendolari e per il trasporto delle merci, oltre che per alleggerire il traffico sull’arteria autostradale soprattutto in primavera ed estate. Investire sulle infrastrutture è la conditio sine qua non per rendere più efficiente la mobilità ferroviaria regionale e interregionale del nostro territorio: senza un’infrastruttura all’altezza, ogni intervento di miglioria, su cui stiamo lavorando, come Regione viene azzoppato”.

La notizia del possibile naufragio dell’opera ha messo in allarme anche e soprattutto le associazioni che tutelano i consumatori. Non tutti, però, vedono la notizia del congelamento dei fondi come un fatto negativo: “Le recenti notizie del mancato finanziamento da parte del Cipe dello spostamento a monte della ferrovia nel tratto Finale-Andora trovano diverso accoglimento – fanno notare il presidente di Assoutenti Savona Maria Laura Ragazzi e il president del consiglio nazionale Gian Luigi Taboga – Mentre alcuni sindaci hanno estrernato tutto il loro malumore, Assoutenti sostiene da più di trent’anni la necessità del raddoppio per diversi motivi: il raddoppio migliorerà l’efficacia del servizio; si avranno soluzioni tecniche all’avanguardia con passaggio sotterraneo il più vicino alla sede attuale da Finale a Ceriale”.

“Si avrà il mantenimento delle fermate attuali con possibile aggiunta di una tra Pietra Ligure e Loano nei pressi del porto; ci sarà l’eliminazione di tutti i passaggi a livello; verrà salvaguardato il territorio con particolare riferimento alle aree agricole dell’albenganese; ci sarà la realizzazione di un servizio treno-metropolitana con l’alleggerimento del traffico sull’Aurelia; ci sarà la realizzazione sulle aree risultate libere dai binari di scorrimento per servizi pubblici (autobus, taxi,emergenze) e di una pista ciclabile di incredibile efficacia turistica”.

“Ci sarà la sparizione delle stazioni di Borgio, Pietra, Loano, Borghetto, Ceriale,Albenga,Alassio, Laigueglia non solo come servizio ma anche come immagine. Si avrà un enorme impatto ambientale per l’agricoltura con la perdita di decine di ettari di terreno coltivabile. Si avranno milioni di metri cubi di materiale di risulta da collocare nel retroterra. Si avranno costi enormi per lo spostamento delle stazioni con particolare riferimento ad Albenga. Ci saranno danni incalcolabili per il turismo e per il pendolarismo sia scolastico che lavorativo. Si avrà un incremento del traffico automobilistico per raggiungere dai centri abitati la stazione di Albenga-Bastia e la fermata di Borghetto-oirano. Inoltre, non viene considerato il fatto che in tutte le più aggiornate realtà del sistema di mobilità sostenibile è vincente il treno”.

raddoppio finale andora

E ancora: “Si avrà il mantenimento delle stazioni di Albenga e Alassio nelle sedi attuali e della barriera frangiflutti nella piana di Albenga; l’Enorme quantità di materiale di risulta dallo scavo della galleria sarà eco-compatibile per il ripascimento dell’arenile; si avrà la riduzione del tragitto e la eliminazione di un percorso a ‘montagne russe’, senza dislivelli con costi sicuramente equivalenti, ma forse anche minori”.

“Quindi ben venga la sospensione onde consentire un ripensamento per riprogettare il tutto secondo criteri moderni ed efficaci, lontani pure da eventuali speculazioni di carattere edilizio, sempre in agguato. Quando si parla di internazionalità della linea occorre tener conto della sua efficacia non solo per il transito sulle lunghe distanze ma per la fruibilità, che non esiste senza le stazioni collocate su un territorio a vocazione turistica internazionale”.

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