Alluvione, volontari all’opera. Il racconto di due savonesi: “Situazione drammatica e poca organizzazione”

Savona. Sono tantissimi i volontari savonesi che in questi giorni stanno dando il loro contributo per risolvere la situazione post-alluvione a Genova e nei Comuni del comprensorio colpiti dal maltempo. Tra questi ci sono Gisella Prando e Gaia Cifone, che ci hanno raccontato la loro testimonianza. “Siamo intervenute in questi ultimi due giorni e continueremo a dare una mano ancora fino alla fine della settimana – spiegano le ragazze – Oggi le strade del centro città sono più pulite mentre ieri l’Esercito era ancora impegnato a portare via il fango con i suoi mezzi pesanti”.

Gisella e Gaia operano insieme a tanti altri ragazzi, alcuni provenienti da Milano, principalmente nella zona intorno a viale Brigata Bisagno, alla fine di via XX Settembre. “Quella è una delle strade ancora chiuse per via dell’alluvione – affermano – La situazione è ancora drammatica ma fortunatamente è in via di soluzione”.

Balzano agli occhi delle due volontarie le conseguenze dei tragici eventi metereologici che hanno colpito il capoluogo ligure. “Ieri pomeriggio siamo intervenuti al McDonald, dove abbiamo rimosso i tavoli che erano completamente danneggiati – dicono – In uno dei ristoranti della zona abbiamo praticamente buttato via tutto. Siamo stati anche nel negozio di mobili Gastaldo, in via Brigata Liguria, dove ci è stato riferito che i danni ammontano a più di 500 mila euro. Cerchiamo sempre di recuperare più materiale e oggetti possibili, anche se a volte è davvero difficile”.

Gisella e Gaia hanno deciso di partecipare autonomamente ma lamentano la carenza generale dell’organizzazione degli aiuti. “La Protezione Civile ci sostiene offrendoci beni di prima necessità ma le pale per togliere il fango dobbiamo portarcele noi da casa – sottolineano – Inoltre ai Municipi i volontari perdono ben due ore per registrarsi”.

Anche loro si uniscono al “coro” unanime dei giovani che rifiutano di farsi chiamare “angeli del fango”. “I veri angeli sono quelli che lavorano quotidianamente per risolvere le emergenze di questo tipo – dichiarano – Noi facciamo solo il nostro dovere, provando a ridare un sorriso a chi ha perduto tutto. Siamo noi che li ringraziamo per averci dato la possibilità di sentirci migliori, loro avrebbero fatto lo stesso per Savona”.

“Nei prossimi giorni saremo alla Stazione Marittima per vendere le magliette ‘Non c’è fango che tenga’ – spiegano infine – il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza ai cittadini colpiti dall’alluvione. E, ovviamente, continueremo a spalare fango”.

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