Savona. “Questa seconda edizione dell’iniziativa è andata molto bene e ha fatto registrare anche quest’anno un grande successo. Ciò ci riempie di orgoglio”. Così il sindaco di Savona Marco Russo commentando l’esito della seconda edizione del festival delle storie di Savona Zerodiciannove, il festival dedicato alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con gli istituti scolastici di Savona, le associazioni di promozione alla lettura del territorio e la società Cooperativa A.R.C.A., con il sostegno della Fondazione De Mari, e in collaborazione con la rivista Andersen.
Il momento conclusivo della manifestazione è iniziato il 2 maggio e l’ultima parte si tiene oggi a bordo di Costa Toscana. I programma dei quattro giorni (disponibile su www.zerodiciannove.it) ha visto a Savona 13 tra autori e illustratori nazionali e internazionali: Marianna Balducci, Roberta Balestrucci, Cristina Bellemo, Francesca Borgarello, Daniela Costa, Francesca Genti, Armin Greder, Susanna Mattiangeli, Valentina Mira, Roger Olmos, Pino Pace, Sonia Maria Luce Possentini e Chiara Raineri. Due le case editrici ospiti: Orecchio Acerbo e Settenove.
Ha aggiunto Russo: “Si tratta di un evento di grande qualità, che attrae eccellenze quali autori, editori e un’attenzione generale sulla nostra città, che è stata coinvolta in pieno non solo con gli eventi di questi giorni in molto ‘luoghi’ del nostro territorio, che così sono stati illuminati e valorizzati sotto una luce nuova, ma con un lavoro di tutto l’anno con i docenti, le scuole, i ragazzi, le famiglie. Quindi un evento a 360 gradi che si colloca perfettamente nel solco di ‘Savona Capitale della Cultura’ e dà sempre maggiore qualità e coinvolgimento rispetto alle ‘nuove rotte’ del progetto. Quindi una nuova immagine di Savona e un nuovo spunto fondamentale per costruire una città educante”.
“Siamo molto soddisfatti – commenta il vice sindaco e assessore alla cultura Elisa Di Padova – Gli illustratori ora iniziano a conoscere Zerodiciannove, la città di Savona è uscita dai suoi confini. Nei principali festival, nei momenti in cui si parla di letteratura per l’infanzia, Savona e Zerodiciannove iniziano ad essere ‘del giro’. Quindi abbiamo illustratori e autori di libri per ragazzi che chiedono al comitato scientifico di venire a Savona. Questa è una grande svolta, significa che stiamo facendo un buon lavoro. La seconda edizione vede tantissimi autori, tantissime proposte. E poi c’è la peculiarità di questo festival, cioè non essere una meteora che piomba in città per quattro giorni e poi se ne va senza lasciare magari troppo, ma un percorso e un progetto che dura 365 giorni l’anno perché abbiamo fatto della scuola e della formazione la base di tutto. Quindi tutto parte dalla formazione degli insegnanti che è ricaduta sui bambini e sulle famiglie fino ad arrivare al festival nel mese di maggio”.
Savona Zerodiciannove e altre sono iniziative fondamentali lungo il percorso di candidatura di Savona a “Città della Cultura”. Certo è difficile fare stare insieme qualità, costi bassi e accontentare tutti (come dimostra anche l’intervento di Ilaria Caprioglio rispetto ai costi relativi alla candidatura): “Le cose che stiamo facendo e l’impegno che ci stiamo mettendo, a partire da questo festival fino al Festival della Maiolica e in tutte le altre iniziative, sono congrue rispetto ai costi, all’ambizione della città nell’essere attrattiva e nel percorso di candidatura a Capitale italiana della cultura. Credo che la testimonianza di questo arrivi dall’entusiasmo e dall’energia con cui la città risponde. Poi è normale, si può fare sempre meglio e non si può piacere a tutti. Ma la nostra impostazione fa della formazione, della cultura e della crescita culturale della cittadinanza il valore aggiunto. E su questo vogliamo andare avanti. Anche perché oltre al percorso di Capitale italiana della cultura siamo stati selezionati, con Genova, Torino e Vercelli, per un altro importante progetto di Compagnia di San Paolo che è quello della ‘Città dell’educazione’. Quindi saremo una città simbolo, una città laboratorio in cui tutti questi progetti dovranno entrare appieno”.
“Nonostante sia solo alla sua seconda edizione, questo festival ha saputo conquistare un ruolo di primo piano nell’offerta culturale savonese, permeando la città di un’energia e una vitalità dirompente – commenta Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari di Savona – Il punto di partenza sono i giovani e la costante sfida di trovare nuovi modi di comunicare con loro e insieme a loro. Questa è la grande forza di questo progetto che come Fondazione abbiamo da subito accolto e promosso. La qualità degli ospiti coinvolti, nomi di primo piano nel panorama letterario italiano e internazionale, sono il segno tangibile di un festival che ha alle spalle una forte ricerca scientifica e narrativa: un ringraziamento da parte mia va quindi all’organizzazione, capace di proporre un evento di alta qualità. Sono certo che il festival sia l’occasione per la città di Savona di diventare un punto di riferimento per l’attività educativa legata alle nuove generazioni”.

Il tema di questa seconda edizione è “Leggersi: la costruzione dell’identità personale attraverso le storie”. Coinvolte tutte le scuole di ogni ordine e grado della città, dai nidi fino agli istituti superiori: quasi 2000 tra bambini e ragazzi, con incontri presso le scuole e nei principali luoghi culturali della città, come i Musei e le sale comunali, e nelle sale del Film Studio, della Diocesi di Savona, nell’aula magna del liceo Chiabrera Martini e Ferraris Pancaldo, e dell’associazione Spazio Selvatico, tutti importanti partner e sostenitori del progetto.
Oltre alle attività nelle scuole anche 10 laboratori per bambini, 6 laboratori per adulti, 12 presentazioni nelle librerie della città e l’evento di oggi su Costa Crociere per la stampa. Anche quest’anno il Comune di Albissola Marina è partner del progetto grazie al sostegno dello spin-off che vede coinvolte la scuola primaria e la scuola dell’infanzia in un progetto con la scrittrice Cristina Bellemo. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Lavanderia associazione culturale Angelo Ruga, il 30 aprile è stata inaugurata “Raccontare le immagini”, mostra personale dell’illustratrice savonese Isabella Labate che rimarrà aperta fino al 23 giugno.
I ragazzi dell’Istituto Ferraris Pancaldo, anche per questa edizione, si sono occupati della proposta grafica del festival declinando l’illustrazione realizzata da Marianna Balducci, mentre i ragazzi del liceo Chiabrera Martini, grazie ad un percorso svolto durante l’anno scolastico, sono stati i tutor degli ospiti oltre ad essere i moderatori durante le presentazioni e nei dibattiti rivolti al pubblico. Un modo per coinvolgere sempre di più nel festival i giovani della città in un percorso che mirerà negli anni a renderli sempre più protagonisti dell’iniziativa.
Il lungo percorso ha preso avvio nel mese di novembre attraverso nove laboratori formativi rivolti a docenti, educatori e persone appassionate al mondo della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Laboratori sulla pedagogia e i linguaggi per l’infanzia curati da: Martina Evangelista, Ilaria Tontardini dell’Associazione Hamelin Bologna, Massimiliano Tappari, la libreria internazionale di Milano Spazio bk, Schiene Pelose e Melania Longo, Martino Negri e Franco Passalacqua dell’Universita Bicocca di Milano. Oltre ad un focus sul linguaggio poetico che ha portato a Savona alcuni tra i più importanti poeti nazionali per bambini e ragazzi: Francesca Genti, Giusi Quarenghi, Bruno Tognolini, Silvia Vecchini.