Unione Europea e Regione Liguria insieme per proteggere lo scoiattolo rosso

scoiattolo bracconaggio

Regione. Scoiattolo rosso minacciato da quello grigio americano, le regioni Liguria, Piemonte e Lombardia, da tempo coinvolte, stringono un patto per correre ai ripari e partono con un progetto ad hoc. E’ il progetto LIFE+, approvato e cofinanziato dalla Commissione Europea, per evitare danni ambientali e pesanti sanzioni economiche da parte dell’UE. Le tre Regioni stanno lavorando col Ministero dell’Ambiente per varare un provvedimento che vieti il commercio, per ora legale, dello scoiattolo grigio. Dopo un incontro pubblico, nell’aprile scorso, è in fase di costituzione un tavolo tecnico allargato alla Provincia e al Comune di Genova. Per la Regione Liguria l’intervento è di 121 mila euro, di cui 70 mila a carico dell’Unione Europea. Dei rimanenti 50 mila, 40 mila rappresentano i costi del personale dell’ente e 10 mila euro saranno a carico di altre voci del bilancio regionale. La Regione Liguria, insieme con l’Università di Genova, dovrà poi effettuare gli approfondimenti per verificare la presenza dello scoiattolo grigio in altre aree della Liguria.

Il continente europeo ospita, da tempo immemorabile, milioni di scoiattoli rossi (Sciurus vulgaris). Questi piccoli mammiferi sono però minacciati dal loro “cugino”americano, lo scoiattolo grigio della Carolina (Sciurus carolinensis), introdotto sconsideratamente in Europa per motivi ornamentali. Queste due specie sono entrate in competizione.

Una lotta che vede vincente quello proveniente dal nuovo mondo che, essendo più grande e forte vince ogni “scontro” diretto. Il “grigio” inoltre saccheggia le riserve invernali del “rosso” ed è portatore “sano” di una malattia che uccide lo scoiattolo nostrano. Inoltre, diffondendosi sempre più velocemente, come è successo in Gran Bretagna, provoca danni al patrimonio forestale e ad alcuni tipi di coltivazioni.

In Italia lo scoiattolo grigio è stato importato in Piemonte nel 1948, poi in Lombardia e infine in Liguria, nei Parchi di Nervi, nel 1966. Da qui, espandendosi, minacciano di occupare tutta la piattaforma continentale europea. Diversi organismi nazionali e internazionali, tra cui l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica , ora Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il WWF hanno più volte richiesto un intervento risolutore per il controllo dello Scoiattolo grigio in Italia, e nel 2008 il Comitato Permanente della Convenzione di Berna ha aperto un “case file”, equivalente della procedura di infrazione UE, a carico dell’Italia per rispondere delle inadempienze in merito all’attuazione di piani di controllo.

Nei Parchi di Nervi, dove gli esemplari di scoiattoli grigi sono oltre trecento, la vorace e dannosa bestiolina, secondo il progetto avviato verrà catturata, sterilizzata e mantenuta in cattività.

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