Borghetto Santo Spirito. Ci sono ancora molti lati oscuri nella vicenda che ha portato all’omicidio di Francesca Bova, la ragazza-madre uccisa nella cantina di casa sua, a Borghetto, lo scorso 7 gennaio.
In particolare, gli inquirenti avrebbero delle perplessità circa il movente dell’omicidio e la versione data dall’assassino, Marco Francesco Virgilli. Troppe contraddizioni da parte dell’uomo, e troppo debole la storia del ricatto legato all’ossessione di Francesca per il videopoker per motivare un tale gesto.
I magistrati stanno così ora passando al setaccio i tabulati telefonici del killer e visionando le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso della tabaccheria. Anche per verificare se Virgilli abbia potuto contare sull’aiuto di qualche complice.