Con il premio a don Ciotti si chiude la Festa dell’Inquietudine

don ciotti

[thumb:12279:l]Finalborgo. Grande attesa domani, domenica 17 maggio, a Finalborgo per il gran finale della Festa dell’Inquietudine. Ospite della giornata conclusiva sarà il vincitore del premio Inquieto dell’Anno, assegnato ad un personaggio eclettico quale don Luigi Ciotti, proprio nell’edizione dedicata all’eros…

Eros, inteso anche nel significato greco di Amore, e Inquietudine: il loro rapporto è stato sviscerato da diversi aspetti, cogliendo i risvolti anche più inconsci del loro legame nella sfera della cultura, dell’economia, della filosofia, della musica, senza tralasciare arte, bioetica, sport, politica, psichiatria e psicologia, cinema, televisione, moda e letteratura.

Assieme al ‘prete inquieto’, nell’atteso dibattito presso i Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo interverranno Domenico De Masi, Oliviero Toscani e Marco Pesatori.

Ecco alcuni stralci della motivazione del premio conferito a don Ciotti: “…Simbolizza al meglio la concezione dell’Eros come slancio vitale, come il pulsare medesimo dell’Inquietudine…Il Circolo degli Inquieti nel conferire a don Luigi Ciotti l’attestazione de Inquieto dell’Anno, intende sottolinearne la curiosità per la condizione altrui, la sorpresa per l’ingiustizia, lo smarrimento infantile verso chi soffre, la capacità di orientamento verso le cose vere, la gioia del guardare negli occhi “l’altro”.
Il Circolo degli Inquieti ritiene che la forza ed il carisma di don Luigi Ciotti siano espressione e dono di quell’inesauribile rapporto che lega Inquietudine ed Eros, dimostrazione operativa della forza del Dio Amore o dell’Amore di Dio a seconda del credo di ognuno…L’Inquietudine che opera in don Ciotti è potente, rigogliosa. Nella sua opera carità e charitas diventano inscindibili, così come Eros ed Agape, così come l’atto del donare e la donazione di se stesso a Dio, come l’Amore che dal basso sale verso l’alto, verso l’Assoluto e quello che dall’alto scende verso il basso, verso i desideri, le aspettative, i bisogni di un’umanità in attesa. Don Luigi Ciotti, come Eros, in eterna oscillazione tra movimento e quiete, ne diventa così inquieto interprete mentre evita di adagiarsi in ciò che ha conquistato per ripartire per avventure nuove e sconosciute”.

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