Quiliano. La polizia provinciale di Savona contro i bracconieri. Ieri mattina gli agenti del corpo sono intervenuti a Quiliano per un’operazione di contrasto al bracconaggio nei confronti degli ungulati.
A seguito di una segnalazione, in un terreno coltivato sono stati ritrovati numerosi lacci per la cattura di cinghiali, daini e caprioli. Al momento del controllo sono stati rinvenuti due daini ancora vivi e intrappolati nei lacci. Gli animali sono stati prontamente liberati e rimessi in libertà senza particolari conseguenze.
Dall’ispezione, eseguita da sei operatori del corpo di polizia provinciale, sono stati rinvenuti intorno al terreno 17 lacci attivi e pronti a catturare i selvatici che si fossero trovati a transitare lungo i sentieri circostanti.
Nel corso dell’operazione gli agenti hanno proceduto al sequestro di tutto il materiale utilizzato per l’attività di bracconaggio e a denunciare in stato di libertà il conduttore del fondo, che ha giustificato il suo gesto con l’esigenza di difendere le coltivazioni dagli animali selvatici.
“Il posizionamento dei lacci di cattura – fanno sapere da Palazzo Nervi – non trova nessuna giustificazione in quanto è una pratica barbara e cruenta, penalmente sanzionata, che condanna il malcapitato animale ad una morte lenta e dolorosa. La difesa e la tutela delle coltivazioni può essere attuata efficacemente con l’istallazione di recinzioni e pastori elettrificati”.
Nel corso della passata stagione purtroppo sono stati numerosi i casi in cui il personale della polizia provinciale è dovuto intervenire per contrastare questa pratica illegale di caccia.