Prospettive

Autotrasporti, il presidente di Cna Fita Barberis: “Il futuro della Liguria passa dalle infrastrutture”

Cna Fita apprezza l’attenzione dell’assessore Rixi ma chiede soluzioni efficaci e rapide

camion

Regione. “A seguito dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi in Regione per affrontare i nodi e le problematiche del trasporto su gomma in riferimento alle notizie apparse sugli organi della stampa circa l’intenzione dell’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi di individuare un’area per realizzare un autoparco a metà strada tra il porto di Genova e quello di Savona, pur apprezzando lo sforzo e l’impegno dell’ assessore alfine di trovare soluzioni a problemi ormai annosi, vogliamo sottolineare, data l’attuale situazione del trasporto e la difficile conformazione del nostro territorio, come sia poco agevole trovare una soluzione adeguata, considerando anche le necessità, di un’ area di sosta dei camion che ha il porto di Genova e che ad oggi, dopo anni di richieste, progetti, individuazioni di aree, accordi e promesse, assurdamente non ha ancora trovato una soluzione”.

A dirlo è Giuseppe Barberis, presidente dell’associazione degli autotrasportatori Cna Fita della Liguria e per la provincia di Savona.

“La realtà del porto di Savona, in previsione della prossima messa in esercizio della nuova piattaforma di Vado Ligure, impone come prioritaria e non rinviabile la realizzazione del nuovo svincolo autostradale in località Bossarino, come da precisi impegni contenuti nell’accordo di rogramma stipulato da tutte le Autorità competenti – evidenzia il presidente degli autotrasportatori liguri e savonesi che sottolinea – Ed è accanto ad essa che occorre ricercare e realizzare un’area in Savona per la sosta dei mezzi pesanti fornita di adeguati servizi. La stessa, se ben collegata, può essere utile per fronteggiare i momenti di emergenza sia nel periodo di punta estivo che in quello invernale (emergenza neve) allorquando alla circolazione veicolare si aggiunge la presenza massiccia di mezzi pesanti oggi costretti a sostare in luoghi non idonei”.

“Quel che accade ripetutamente in tali occasioni è sotto gli occhi di tutti, con blocchi alla circolazione che paralizzano completamente le zone attorno all’attuale casello di Savona, costringendo i camionisti a bivacchi forzati a bordo dei loro veicoli in zone del tutto sprovviste di servizi igienici e la concentrazione di centinaia di Tir crea negative ripercussioni nella circolazione del traffico veicolare fin nel centro Città, ed è causa anche di potenziali rischi di incolumità per l’ ammasso di uomini e merci (ivi comprese quelle pericolose e infiammabili) nel caso di incidenti”.

“Chiediamo che tutti gli sforzi degli Enti pubblici interessati e coinvolti siano concentrati su questo importante problema la cui soluzione sarà vitale per lo sviluppo economico di Savona – conclude Giuseppe Barberis – Ed è anche per questo che attendiamo di essere convocati dall’assessore regionale alle infrastrutture, ambiente, difesa del suolo e protezione civile Giacomo Raul Giampedrone”.

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