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Sicurezza stradale, la “teoria dell’etilometro” di un giovane fermato ubriaco al volante fotogallery

Non dovrebbe essere una macchina a stabilire se una persona è ubriaca o meno"

Savona. “Pensano che tutti siamo uguali, invece non è così. Le macchine sbagliano: sono altre le cose che fanno capire se uno è in grado di guidare o meno”. E’ questa la tesi sostenuta da un giovane di Monza fermato sabato sera mentre era al volante della propria auto nell’ambito di un normale controllo effettuato lungo la via Aurelia dalla polstrada.

Sottoposto all’esame dell’etilometro, è venuto fuori che nel sangue aveva un tasso alcolemico pari a 0.9, ben oltre al limite di legge dello 0.5 e sufficiente per andare incontro a conseguenze penali anche piuttosto rilevanti e ben peggiori rispetto al semplice ritiro della patente.

Un “inconveniente” che gli ha rovinato la serata con gli amici (l’ultima prima della fine delle ferie e del ritorno al lavoro previsto per questa mattina) e che lo ha spinto a riflettere sull’effettiva capacità degli etilometri di stabilire il livello di ebbrezza di chi vi soffia dentro.

Non dovrebbe essere una macchina a stabilire se una persona è ubriaca o meno – ha osservato il ragazzo – Si vede subito da come ragiona se uno è ubriaco o solo brillo. Si vede da come parla, da come si muove, dal fatto che faccia discorsi compiuti”.

Insomma, secondo il ragazzo a stabilire se un guidatore è ubriaco o meno deve essere il parere soggettivo degli agenti basato sull’apparenza e sulle capacità psico-fisiche del fermato e non un dato numerico scaturito da una macchinetta.

Così non la pensano le forze dell’ordine, che nei fine settimana d’estate organizzano controlli come quelli che si sono svolti sabato sera. L’obiettivo, ovviamente, è evitare che sulle strade circolino guidatori potenzialmente “ubriachi” e pertanto in grado di causare incidenti stradali: “Di incidenti ne ho visti tanti – spiega ancora il giovane monzese – ma molto spesso con l’alcool non c’entrano nulla“.

Una teoria di certo curiosa, che contrasta con il sempre maggiore impegno delle forze dell’ordine per stabilire metodi e strategia ogni volta più efficienti ed efficaci per mettere in sicurezza le strade italiane e che hanno deciso di puntare l’obiettivo non solo sulla guida in stato di ebbrezza, ma anche di effettuare controlli mirati sui conducenti che si mettono al volante dopo aver assunto sostanze stupefecenti

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