Impossible is nothing

Promozione, è Delfino-Mela mania nello spogliatoio del Finale: il cartellone caricaturale è il punto esclamativo sulla salvezza

Il tecnico andorese però annuncia: "In questo momento non posso dare la mia disponibilità a proseguire il rapporto, magari si potrà aprire uno spiraglio"

Finale Ligure. Un ironico ma molto sentito cartellone quello dedicato dal gruppo squadra giallorossoblù a Giancarlo Delfino e Giovanni Mela. Il primo a cavallo di un delfino, appunto, il secondo con una mela tra le mani alla Adamo. In alto la scritta “Il Finale è salvo!“, diventata realtà dopo che era stata vista quasi come un’utopia per la situazione di difficoltà percepita al Felice Borel.

Il buon umore è riuscito a prendere il sopravvento all’interno dello spogliatoio. Uno dei punti chiave della risalita finalese è stato proprio quello: tornare a giocare divertendosi, credendo nelle proprie possibilità. Il duo Delfino-Mela ci ha puntato e la “mission impossible” si è trasformata in “possible“.

Mister Delfino, una salvezza che vale tantissimo…

Sicuramente era una situazione molto complicata ma dopo la chiacchierata avuta con la società ho percepito la loro voglia di salvarsi, che era la prima cosa importante perché io accettassi di diventare l’allenatore del Finale. A questo va aggiunta la mia determinazione nel credere nel lavoro che porto avanti, che qualcuno erroneamente negli anni ha scambiato per supponenza. Sono una persona molto umile e rispettosa che però non si fa mettere i piedi in testa. Inoltre c’è stato il grande aiuto avuto da tutto lo staff tecnico composto da Max Iliante nella veste di preparatore dei portieri, Matteo Delucis come preparatore atletico, la nostra bellissima e preparatissima fisioterapista Elisa, il professore D’Onofrio, Ciro Iliano che non ci ha mai fatto mancare niente sotto tutti i punti di vista e si è fatto ben volere da tutti. Una dedica in particolare al mio vice Giovanni Mela che ha fatto un lavoro strepitoso fornendo tantissimi consigli ai ragazzi, vista la sua esperienza, e facendosi ben volere da loro conquistando la loro fiducia. Ma il centro di tutto sono stati questi proprio strepitosi ragazzi che si sono messi in discussione. Si sono uniti e vissuti ancora di più, capendo fosse necessario resettare e credere in se stessi e negli importanti mezzi di cui dispongono pensando a lavorare.

Quali sono state le corde toccate maggiormente in questi mesi di lavoro?

Ho battuto il chiodo su quello che veniva detto su di loro da tempo da tanti addetti ai lavori: “sono già retrocessi”, “è una squadra senza palle”, “ormai non possono più uscirne”. Questo è stato uno stimolo suppletivo nel provare a prendersi una rivincita, così alla fine la mia banda di ragazzi strepitosi è riuscita a farmi mantenere la parola. Io e Giovanni abbiamo cercato di trasmettere tranquillità e fiducia ai ragazzi, senza fargli pesare niente ma responsabilizzandoli nella maniera giusta. Si può sbagliare ma la differenza lo fa il modo e l’atteggiamento con cui si sbaglia. Siamo riusciti a fargli credere nelle loro qualità sia umane sia tecniche. Nessuno ha la bacchetta magica ma noi ci abbiamo creduto dal primo momento che fosse possibile salvarci e, tutti insieme, siamo stati capaci di ottenere questo risultato meraviglioso. Io sono sempre stato tranquillo perché io credo in quello che faccio e, soprattutto, credo nei miei ragazzi che, ripeto, sono stati e sono strepitosi. Abbiamo giocato tutte le partite con almeno cinque fuori quota in campo e per quanto credo in loro mi hanno sempre fatto stare tranquillo.

Con questa salvezza entri nella lista di allenatori che hanno fatto bene in giallorossoblù…

Sono contento di aver conseguito questo riconoscimento che mi gratifica, in particolar modo, per tutti i sacrifici che ho sempre fatto e che divido in parti uguali con tutti i vari rappresentanti del Finale che mi hanno permesso di ottenerlo. Tuttavia ho comunicato sia ai ragazzi sia alla società che in questo momento non posso dare la mia disponibilità a proseguire il rapporto per miei problemi personali e lavorativi. Ho avuto modo di confrontarmi nuovamente con la società, se più avanti mi cambiassero delle situazioni sicuramente si potrebbe aprire uno spiraglio. Oggi i ragazzi, per l’ennesima volta mi hanno riempito il cuore di gioia e amore, facendomi luccicare gli occhi. Sono sicuro che loro si sono affezionati a noi come loro sanno quanto noi ci siamo affezionati a loro. Noi ci saremo sempre per loro. Spero, e ne sono sicuro, che loro ci saranno sempre per noi. La mia banda di ragazzi strepitosi è tanta tanta roba.

Infine il commento di Giovanni Mela 

Sono tutti ragazzi che nei prossimi anni saranno protagonisti del calcio ligure e si spera anche qualcosa di più. È stato veramente un piacere allenarli e cercare di fargli capire che si può lavorare bene e seriamente anche con un pizzico di spensieratezza in più. La fiducia nei propri mezzi e nel proprio compagno di squadra sono fondamentali in questo sport ed in questo sono stati spettacolari. Si sono meritati una salvezza ormai data da tutti impossibile.

Era la prima volta da mister e quindi ho sofferto più del dovuto in panchina. Ma ogni allenamento mi ha insegnato qualcosa. I ragazzi hanno tanti di quei margini di miglioramento, sono pronto a scommettere su di loro. Vedremo il futuro che cosa riserverà, ora godiamoci il momento.

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