Liguria. “Ipse dixit”. E’ il senso delle parole pronunciate oggi dal consigliere regionale Ferruccio Sansa dopo l’arresto di Toti in Regione: “Io ve lo avevo detto. In perfetta solitudine. Da anni. Non si è mai contenti quando una persona viene arrestata, ma è successo proprio quello che dicevo dal 2020: è scoppiata la bomba dei finanziamenti a Toti. Al centrodestra. È scoppiato un sistema di potere”.
“Oggi riguardavo i miei interventi in Consiglio regionale del 2021. I post. Decine di post. C’era un totale corto circuito tra denaro e potere. Al di là dei risvolti penali. C’era già una colossale questione di opportunità. Un enorme conflitto di interessi” aggiunge Sansa.
“Sponsorizzazioni, concessioni, autorizzazioni pubbliche, rapporti con la stampa. C’era il ruolo del presidente del Porto, Paolo Emilio Signorini. C’era quel vecchio volpone di Aldo Spinelli che da sempre flirta con il potere di sinistra e di destra. C’erano sponsor ingombranti come Esselunga. Era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno parlava”.
Oltre al sistema gestionale delle risorse, compreso anche il capitolo sulla sanità privata, Sansa punta il dito in particolare sui rapporti con la Esselunga, nell’ambito della possibile rete di denaro a sostegno del governatore e contestato dagli inquirenti nell’indagine giudiziaria.
“Sono anni che diciamo che società legate al gruppo Esselunga finanziano Toti, lo stesso gruppo Esselunga che ha aperto ovunque in Liguria nuovi ipermercati. Il meccanismo che noi contestiamo è questo: un privato che finanzia il centrodestra, il presidente della Regione Liguria, la regione Liguria e i comuni amministrati dalla destra come Genova concedono a Esselunga di aprire centri commerciali” dice il consigliere regionale di minoranza.
“Al di là dei risvolti penali è un colossale conflitto di interessi. Era sotto gli occhi di tutti, io ve lo avevo detto…” conclude Sansa.