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Turismo, approvata la nuova legge regionale: è polemica sulle piazzole per il “glamping”

M5s e Lista Sansa: "Aumenterà il consumo di suolo, sarà il Far West". L'assessore Sartori: "Solo attrezzature amovibili, non siamo cementificatori"

glamping Alex Graves CC BY 2.0
Foto Alex Graves - CC BY 2.0

Liguria. Approvato in Consiglio regionale il nuovo Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e di locazioni brevi proposto dall’assessore al Turismo Augusto Sartori che sostituisce di fatto la vecchia legge 32 del 2014.

Il provvedimento disciplina l’offerta turistica ricettiva e balneare regionale per quanto riguarda strutture alberghiere, extralberghiere, strutture all’aria aperta, appartamenti ammobiliati a uso turistico e strutture balneari semplificando la normativa precedente e adeguandosi alle nuove esigenze del mercato.

Tra le novità il fatto che le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere potranno dotarsi di un limitato numero di piazzole a tipo villaggio turistico da attrezzare per il cosiddetto glamping. Viene inoltre ridefinito l’ambito di applicazione della normativa con riferimento esclusivamente alle strutture ricettive e balneari, eliminando parchi divertimento permanenti, agenzie di viaggi e turismo e altre imprese in quanto non costituenti strutture ricettive.

La legge recepisce inoltre la normativa nazionale sugli affitti brevi che impone un codice identificativo nazionale (non più regionale) e restringe da quattro a due il numero massimo di unità immobiliari che ciascun proprietario può mettere in locazione a uso turistico beneficiando della cedolare secca al 21%.

Sono inoltre previste dalla nuova norma l’eliminazione ad ogni riferimento a forme di gestione non imprenditoriali con carattere occasionale e saltuario; la predisposizione di specifici articoli che riportano rispettivamente gli obblighi e i divieti; la disciplina della tipologia di rifugio alpino, rifugio escursionistico, case per ferie e ostello; il divieto ad inserire nuove piazzole stanziali nelle strutture all’aria aperta.

“Abbiamo ritenuto indispensabile adottare un nuovo testo unico che consenta una più immediata leggibilità e fruibilità della legge nella duplice direzione della semplificazione e della volontà di garantire un sostegno concreto ad un comparto che sta crescendo in modo esponenziale nella nostra regione, come mai accaduto prima – affermano il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore Augusto Sartori -. Siamo quindi orgogliosi di questo testo che modella l’offerta affinché sia il più possibile aderente alla sempre più esigente e mutevole domanda della clientela, italiana e internazionale. Con questa legge traguardiamo due obiettivi, quello di semplificare la norma e allo stesso tempo di avere regole più chiare a tutela dell’intero comparto turistico”.

“La nuova legge regionale sul turismo, proposta dal nostro assessore Sartori, darà un ulteriore impulso allo sviluppo del settore in Liguria e in particolare nell’imperiese – commenta la consigliera di Fratelli d’Italia Veronica Russo -. Giustamente questa amministrazione sta investendo molto sul turismo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Sonia Viale, consigliere della Lega e membro della terza commissione sviluppo economico e turismo della Regione Liguria: “Il nuovo testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche, approvato ieri dall’assemblea legislativa regionale, sarà una grande opportunità per la Liguria per avere un turismo sostenibile e al passo con i tempi, preservando il nostro l’ambiente, la cultura e le nostre tradizioni e promuovendo un impatto positivo sulla comunità. Tra le novità contenute nella nuova legge regionale, all’articolo 12, la possibilità di realizzare strutture esterne agli alberghi da riservare al cosiddetto ‘glamping’, andando incontro a una richiesta sempre crescente di strutture di questo tipo. L’aggiunta di piazzole per il glamping negli alberghi, sarà un’opportunità non solo per le strutture ricettive, ma anche per i turisti, ai quali verrà offerta la possibilità di restare più vicini alla natura, combinando le comodità dell’hotel con l’esperienza all’aperto e gli permetterà di godere a pieno di tutta la bellezza della nostra Liguria”.

“La normativa approvata ieri prevede anche nuove tutele per le strutture ricettive già esistenti sul nostro territorio a salvaguardia delle strutture tradizionali alberghiere, ridefinendo l’ambito di applicazione della normativa, eliminando ogni riferimento a forme di gestione non imprenditoriali con carattere occasionale e saltuario e specifici articoli che citano gli obblighi e i divieti, la disciplina della tipologia delle diverse strutture, di rifugio alpino, rifugio escursionistico, case per ferie e ostello, il divieto a inserire nuove piazzole stanziali nelle strutture all’aria aperta. Proprio ieri l’Assessorato allo Sviluppo Economico ha inoltre presentato i bandi FESR a sostegno per gli investimenti delle imprese del turismo. Di particolare interesse, proprio per alberghi e strutture ricettive, quello sull’efficientamento energetico”.

Critiche arrivano invece dall’opposizione. “Mancava proprio, in Liguria, un nuovo strumento per permettere un ulteriore e ormai insostenibile consumo di suolo. Un consumo che colpirà soprattutto i territori costieri, dove tutti gli indicatori dicono da tempo che siamo oltre il limite – attacca Paolo Ugolini del M5s -. Cosa prevede il Ddl della maggioranza? Un nuovo istituto edilizio, cioè quello delle piazzole turistiche. I non ben definiti nuovi allestimenti, addirittura, non avranno nemmeno bisogno del permesso di costruire o di autorizzazioni edilizie di alcun genere. Un Far West“.

Ma si tratterà di “piazzole amovibili ogni 80 metri quadrati, non siamo cementificatori“, ha risposto Sartori in aula. “Sappiamo bene come vanno poi a finire queste iniziative e sappiamo perfettamente che gli allestimenti definiti facilmente amovibili saranno poi tutto fuorché questo – ribatte Ugolini -. Rendere la Liguria maggiormente attrattiva, non significa gettare altro cemento in un territorio già di per sé sovraccarico. Al netto di ciò, se davvero il Ddl della maggioranza ha come obiettivo una migliore offerta turistica senza consumo di suolo come ripetutamente detto in aula, metta nero su bianco i paletti: servono regole chiare e chi sgarra dovrà risponderne”.

“Riteniamo che la giunta abbia svolto un lavoro deludente sulle nuova legge per le strutture ricettive e per le locazioni brevi. Siamo preoccupati dalla scarsa attenzione che la Regione dà al tema degli affitti brevi, senza volerli mettere in relazione con la domanda abitativa, con la mancanza di alloggi per gli studenti e con i fenomeni di overtourism che stanno interessando diverse località anche in Liguria. In tutta Europa si stanno prendendo misure per disciplinare il fenomeno, da noi si preferisce demandare tutto al Governo e alle leggi del mercato”, aggiunge la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia, relatrice di minoranza sul disegno di legge.

Con 6 voti a favore (minoranza) e 18 contrari è stato poi respinto l’ordine del giorno 1131, presentato da Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) che impegnava la giunta ad attivarsi presso il ministero del Turismo per prevedere che la disciplina degli appartamenti ammobiliati a uso turistico (AAUT) possa prevedere opportune restrizioni in Comuni ed aree ove entri in conflitto con la disciplina ordinaria degli affitti, ad esempio nei centro città dei grandi Comuni e le aree fortemente urbanizzate (Genova, Spezia, Savona su tutti) e nelle località turistiche vittime di “overtourism”.

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