1999-2024

De Andrè ci lasciava 25 anni fa, il ricordo di Albenga: “mille papaveri rossi” in mare sulle note de “Il Pescatore”

Questa mattina un evento ad hoc organizzato dai Fieui di Caruggi: il ricordo nell’omonima piazza, le canzoni e il lancio dei fiori in mare

Albenga.Mille papaveri rossi” lanciati in mare sulle note de “Il Pescatore”, ma anche di “Crêuza de mä”. Così Albenga, grazie agli instancabili Fieui di Caruggi, ha voluto celebrare il ricordo di Fabrizio De André.

Oggi, 11 gennaio, ricorre infatti il 25esimo anniversario della sua morte, avvenuta lo stesso giorno del 1999, all’Istituto nazionale dei tumori di Milano per un carcinoma polmonare che gli era stato diagnosticato pochi mesi prima. 

Tantissimi gli eventi realizzati in Liguria e, in particolare, come ovvio che sia, a Genova, dove il Comune si è anche impegnato ad istituire un vero e proprio percorso intitolato Genova attraverso De André da inserire nell’ambito dei circuiti turistici e culturali.

Tornando ad Albenga, questa mattina i Monelli ingauni, insieme a decine di curiosi, si sono riuniti nell’omonima piazza ingauna (piazza De Andrè) per un momento di raccoglimento e ricordo. 

“Albenga è come Fabrizio, con la testa puntata al mare e le gambe ben piantate nella terra essendo città a vocazione agricola e, sempre più anche turistica e legata allo splendido mare che abbiamo. Abbiamo deciso di riunirci in forma ristretta, ma sono molto felice che in tanti abbiano deciso di unirsi a noi in questo momento di commemorazione”, ha spiegato Gino Rapa, portavoce dei Fieui che, anche con il supporto di Dori Ghezzi, da anni organizzano, tra i tanti eventi, “Ottobre De André”,

Dopo il discorso sono seguite le canzoni ed una cerimonia tanto bella quanto toccante. 

Albenga ricorda Fabrizio De Andrè

Terminato il momento di ricordo, infatti, i Fieui e il pubblico si sono diretti presso la spiaggia della lega navale ingauna, dalla quale hanno preso il largo due piccole imbarcazioni (a bordo anche il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis).

Sono stati lanciati in mare decine e decine di fiori rossi (“mille papaveri rossi”, omaggio alla canzone di De André “La guerra di Piero” e titolo anche di un album tributo al cantautore). Il tutto accompagnato dalle note di “Crêuza de mä” prima e de “Il Pescatore” poi, suonate e cantate magistralmente da Simone Boarsi, Pippo La Torre e Bruno Boasso.

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