Critico

Liguria, la satira sui “foresti” nel mirino del consigliere regionale Brunetto: “Un bel gioco dura poco”

Il consigliere leghista: "Quanti di noi possono dire di non dipendere economicamente, in maniera diretta o indiretta, dal turismo?"

Brunello Brunetto

Liguria. “Nell’ultimo periodo si sono moltiplicate le prese in giro (alcune, peraltro, ben fatte e divertenti, altre decisamente meno) nei confronti dei ‘foresti’, i turisti che d’estate e in altri momenti dell’anno vengono in vacanza da noi in Liguria. Per lo più vengono descritti come dei rompiscatole, che affollano le nostre città e le nostre spiagge, congestionano il traffico, si comportano con arroganza e maleducazione (ma noi siamo proprio sempre ineccepibili?), pretendono e pretendono senza poi dare una reale contropartita al territorio”. Così Brunello Brunetto, consigliere regionale e presidente della commissione regionale alla sanità, mette nel mirino la satira sui turisti che decidono di trascorrere le vacanze in Liguria, nel savonese in particolare.

“In tutto questo – spiega Brunetto – c’è certamente una parte di verità, ma io mi domando e chiedo ai miei concittadini: quanti di noi rivieraschi possano tranquillamente dire di non essere, loro stessi o loro antenati o discendenti, impegnati in una categoria quale commercio, agricoltura, florovivaismo, pesca, alberghi, ristorazione, bagni marini, intrattenimento, edilizia, artigianato, professioni, erogazione di servizi? Ed altre ancora. Quanti di noi possono dire di non dipendere economicamente, in maniera diretta o indiretta, dal turismo? Credo che davvero poche persone possano affermare che la propria famiglia non abbia mai tratto benefici dal turismo e che non ne potrà mai trarre”.

“Perché parliamoci chiaro – aggiunge il consigliere regionale -, anche chi non lavora nel turismo per il proprio benessere dipende da tanti altri che, invece, nel turismo lavorano direttamente. Il sistema economico è un grande organismo in cui ogni componente è collegata ad un’altra e nessuna è completamente isolata. Ed anche coloro che non si riconoscono nelle righe precedenti non possono certamente esimersi dal rispetto verso gli altri”.

“Per cui, cari leoni della tastiera, perché continuate, con ostinazione, a sparare sui turisti? Vi ritenete spiritosi? Certo, qualcuno ha fatto della presa in giro verso i turisti un vero e proprio marchio di fabbrica, con esiti anche divertenti che hanno aiutato a fare conoscere la Liguria e a promuoverla come una regione capace di ridere di se stessa e dei propri difetti caratteriali, ma un bel gioco dura poco. Anziché criticare e deridere chi sceglie il nostro territorio per le proprie vacanze e contribuisce all’economia locale, cerchiamo, piuttosto, tutti insieme, di migliorare l’offerta, innanzitutto per noi stessi e, quindi, con evidenti vantaggi per i nostri ospiti”, conclude Brunetto.

Con questo post, il consigliere della Lega si inserisce a gamba tesa nella polemica che, da anni, vede schierati i turisti da un lato e i liguri che, attraverso varie forme di ironia, fanno leva sullo stereotipo della “tipica accoglienza ligure“. Una tendenza che ormai ogni anno trova ampio spazio sulle tv nazionali, ma anche nei teatri e nelle piazze.

Ne sanno qualcosa i “Pirati dei Caruggi” – capitanati da Enrique Balbontin -. che da tempo cavalcano l’onda della satira basata sul rapporto di “amore e odio” tra liguri e turisti. Una comicità che si ritrova ogni estate nelle piazze savonesi, dove spesso ad applaudirli sono presenti gli stessi turisti presi in giro.

Ma ovviamente i “Pirati dei Caruggi” non sono gli unici cabarettisti liguri ad aver trasformato l’ironia sulla “tipica accoglienza ligure” in un vero e proprio lavoro/business. Il comico genovese Andrea Di Marco, per esempio, si è spinto anche oltre, dando vita ad un vero e proprio “Movimento Estremista Ligure“, con tanto di simbolo che campeggia su una bandiera portata in giro nei teatri di tutta Italia.

Sulla scia della comicità dei “Pirati dei Caruggi” e di Di Marco, negli ultimi anni ha ottenuto un buon successo sui social anche Giulia Musso, che con alcuni video diventati virali ha messo in scena le varie reazioni del “tipico ligure” a contatto con i “foresti”.

Oltre ai nomi più noti, soprattutto nella nostra regione, la comicità basata sulla “tipica accoglienza ligure” è in generale un “meme” che viene spesso condiviso in varie forme sui social. Una comicità che oggi è finita nel mirino del consigliere Brunetto e che possiamo immaginare non mancherà di scatenare qualche mugugno.

 

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