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Villa Biener: dove l’arte è vista mare

Generico maggio 2023

Due Zaini e Un Camallo torna con la sua Rubrica del Camallo dopo un po’ di tempo!

La nostra latitanza dal portale ci ha visti impegnati in moltissimi progetti, editoriali e non, che ci hanno accompagnati fino ad oggi con la pubblicazione di otto edizioni cartace e altre due digitali, riuscendo ad abbracciare sempre più lettori interessati al progetto!

Integrando alle esperienze e alle trekkinate anche la scoperta di luoghi nascosti, oggi vogliamo parlarvi di una perla rara, dove potete concedervi una meritata pausa riflessiva, abbracciati dall’arte e coccolati da deliziose brezze marine:

VILLA BIENER – ARTE IN NATURA

Ci siamo spinti oltre provincia, a Civezza per la precisione, per conoscere due persone che hanno fatto dell’arte la loro vita, ristrutturando una di quelle ville figlie della prepotente cementizzazione degli anni Sessanta, adattandola alla loro visione del mondo: parliamo di Judith Török e Carlo Maglitto.

Generico maggio 2023
esterno villa Biener

Villa Biener si trova lungo la strada che porta a Cipressa, in località Moiano, in un contesto davvero unico, tra ulivi e piante di agrumi.
Per raggiungere la location dovrete dirigervi nei pressi di Santo Stefano al Mare, dove, sulla sinistra salendo in direzione Cipressa, troverete le indicazioni per la villa.

Passato il cancello d’accesso alla location, potrete lasciare l’auto ed iniziare la visita (prenotazione consigliata).

I mosaici colorati sono li ad attendervi, e con loro anche la spumeggiante Judith, che ci accoglie bella sorridente.

Judith Török è la proprietaria di questo magnifico posto, un’artista di origini ungheresi da cui è nata l’idea di mettere in condivisione con tutti un vero e proprio museo a cielo aperto, dove arte e natura si fondono amorevolmente.

Lei vive qui con il marito, il signor Carlo, anche lui figura di spicco tra i numerosi artisti che hanno contribuito a rendere il parco di Villa Biener lo spettacolo che è divenuto oggi.

Generico maggio 2023
una delle sculture che adornano il parco

L’insieme delle sculture annoverate nel giardino sono frutto del sapiente lavoro di oltre 50 artisti provenienti da tutto il mondo, seguendo ognuno il proprio stile e creatività. La sensazione è quella di entrare in un posto lontano, molto simile al celebre Parc Güell di Barcellona, dove poter abbandonare se stessi nel compimento di un viaggio magico, a tratti introspettivo.

Per stare qui bisogna essere capaci di stare anche da un’altra parte, nello stesso momento. Ed ascoltare Judith raccontarsi, con quella voce soave accentuata con il divenire dell’est Europa, fa immergere il visitatore dentro un’esperienza dentro l’altra. Le possibilità poi, che nascono dall’intreccio di opere nate per mano di altri artisti, fonde bene l’idea che oggi più che mai c’è bisogno di posti come questi, di persone così belle e pulite, autentiche, per far viaggiare in Liguria anche per cultura.

Le opere più importanti e rappresentative sulle quali vogliamo soffermarci sono due:

LA GRANDE MADRE

Carlo ci spiega che, visto l’avanzare dell’età (non sono più dei giovanotti), l’idea nata nel 2006 aveva come principio base quello di creare un grande spazio espositivo, con poco verde, quanto basta almeno, onde evitare di avere in carico troppa manutenzione che, in autonomia, sarebbe stato impossibile effettuare. Per soppiantare le erbe cattive che soffocavano gli alberi da frutta quindi, nell’estate del 2008, progettarono le basi per ergere una grande scultura, dall’aspetto famigliare, coricata sul terreno, dandole una forma accogliente e primitiva. L’emblema della figura, con il tempo, portò quest’opera a diventare emblema e simbolo di villa Biener.
Finita nel 2009 e battezzata “La Grande Madre”, vide all’opera artisti come Claudia Lauro oltre a Judith e Carlo, ovviamente.

Generico maggio 2023
la Grande Madre

IL MURO DELLE LETTERE

Sulla parete esposta a sud, al piano terreno e orientata verso il mare, svetta una grande ceramica mosaicata, ispirata alle lettere di Alighiero Boetti. In essa sono riportate delle enormi lettere dell’alfabeto nelle quali è possibile scovare delle parole storpiate, pronunciate per la prima volta nella vita da alcuni famigliari di Judith.

In ogni dove si possono trovare riferimenti di vita quotidiana dei Biener, ogni singolo sentiero e mattonella ha un suo significato ben preciso che solo attraverso la guida minuziosa dell’artista ungherese può riecheggiare con proprio significato, assaporando una storia vera, destinata a restare impressa per sempre.

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il muro delle lettere

“La rubrica del camallo” è a cura dell’associazione culturale “Due Zaini e Un Camallo” di Luca Riolfo e Valentina Staricco, volta alla promozione e alla riscoperta del patrimonio naturale e culturale della nostra regione, la Liguria. Seguici su instagram @_duezainieuncamallo_: clicca qui per leggere tutti gli articoli.

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