Protesta

Domani sciopero dei treni a lunga percorrenza dalle 9 alle 17, sindacati: “Non un treno e posti a sedere in meno”

Fast/Confsal Liguria: "Trenitalia ha confermato la definitiva soppressione di una coppia di treni, mentre già si sapeva informalmente che due coppie si sarebbero recuperate"

treni stazione principe binari trenitalia

Liguria. E’ stato organizzato per la giornata di domani, mercoledì 9 giugno, uno sciopero del personale mobile a lunga percorrenza di Trenitalia dalle ore 9 alle 17. Circoleranno regolarmente i treni regionali, mentre i treni di lunga percorrenza (Intercity e Frecce) potranno subire variazioni.

Lo sciopero, organizzato dai sindacati FILT, FIT, UILT, UGL, FAST e ORSA, può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

“La nostra regione non può più subire nessun treno in meno e, neppure, un posto in meno sui treni, soprattutto con l’inizio della stagione estiva e la ripresa completa delle attività produttive e turistiche”. E’ da queste premesse che il sindacato Fast/Confsal Liguria conferma lo sciopero del settore: “Oggi si è svolto l’incontro delle Segreterie Regionali delle O.S. con la Direzione di Trenitalia, a seguito dello sciopero della divisione Passeggeri Long Haul (ndr, lunga percorrenza) Genova di Trenitalia, dichiarato per il 9 giugno, dalle ore 9 alle ore 17, al fine dei cercare una soluzione al taglio di tre coppie di treni della società Thello – controllata al 100% da Trenitalia -, che collegavano Milano-Genova-Nizza e la conseguente proposta sindacale di sostituirli con tre coppie di treni intercity” fanno sapere dal sindacato.

“Il confronto, prodotto in extremis, è risultato deludente, perché la direzione aziendale ha confermato la definitiva soppressione di una coppia di questi treni, mentre già si sapeva informalmente, fin dalla proclamazione dello sciopero, che due coppie si sarebbero recuperate, per la disponibilità del Ministero competente – aggiungono -. Questa inflessibile perdita, per l’utenza, per i cittadini, per il ruolo stesso che la Liguria oggi deve svolgere nella ripresa delle attività produttive e turistiche, significa di due treni veloci in meno, di circa venti carrozza in meno, di quasi 1540 posti a sedere che andranno a sparire, la cui mancanza provocherà, inevitabilmente, altri disagi negli altri treni, già abbastanza affollati, compresi quelli regionali”.

“Questo nel quadro di una carenza strutturale generale nella dotazione di mobilità della regione, di una carenza cronica nella mobilità ferroviaria veloce in Liguria, soprattutto nel ponente, e tra questa e le altre regioni limitrofe. In una Liguria che stava per aprirsi ad una nuova promettente stagione di turismo che – ricordiamolo bene tutti – produce una buona parte del reddito ligure. Uno scenario che preoccupa e che va ad aggiungersi al caos della viabilità ligure, dopo la riapertura dei cantieri autostradali del 7 giugno e, non ultimo, dopo la tregua che ne vedeva la chiusura nei fine settimana” affermano dal sindacato.

“Queste le ragioni per le quali Fast/Confsal Liguria non rinuncia a lottare, con l’appello ai lavoratori, per lo sciopero del 9 giugno, già dichiarato unitariamente ed ora ribadito dalla sola Fast/Confsal Liguria. La Liguria non può (e non deve) più subire il taglio di neppure un treno di meno, di neppure un posto di meno” conclude il segretario regionale della Fast/Confsal Liguria, Mario Pino.

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