Parte la corsa

Elezioni, la “carica” dei candidati del centrodestra: “Col modello savonese e ligure possiamo vincere” fotogallery

Angelo Vaccarezza, Paolo Ripamonti, Sara Foscolo e gli altri candidati sono stati presentati da Toti nell'auditorium dello Starhotels President di Genova

Genova. Parte la corsa elettorale anche per il centrodestra, con la presentazione dei candidati liguri questa sera nell’auditorium dello Starhotels President di Genova.

A condurre “la cerimonia” il governatore di Regione Liguria, Giovanni Toti: “I cittadini ci hanno dato fiducia prima alle regionali, poi in tutti i principali capoluoghi, credo ci siano le condizioni e ottimi candidati per dare fiducia al centrodestra anche oggi – ha spiegato in apertura dell’evento – E’ un occasione da non sprecare e dobbiamo lavorare seriamente per parlare ai cittadini, parlare di come far ripartire il paese, di come dotarci di infrastrutture, di come garantire la sicurezza nelle città, di come fermare un’ondata migratoria. Entriamo nel merito, parliamo di contenuti e diciamo agli italiani che cosa vogliamo fare quando andremo al governo. Non credo ci siano collegi a rischio quando si dicono cose giuste e quando si fa una campagna elettorale seria. Credo che Genova, come ha fatto con Bucci e con la Regione, ci darà fiducia anche questa volta”.

Dopo di lui il sindaco di Genova Marco Bucci che ha brevemente promesso che periodicamente inviterà “i rappresentanti almeno una volta al mese a Genova, per supportare la città. Se vengono da questo territorio hanno il dovere di supportarlo. Facciamo grande Genova, la Liguria e l’Italia”.

Il centrodestra presenta i candidati

A seguire, quindi, i principali candidati per la Liguria. Tra i savonesi la prima parlare è stata Sara Foscolo, candidata all’uninominale Camera 2: “Ormai devo presentarmi come ex vicesindaco di Pietra Ligure, mi hanno costretto ad abbandonare il ruolo… ma è stata un’esperienza che mi ha permesso di conoscere il territorio. Essere assessore ai servizi sociali mi ha fatto toccare con mano i problemi della gente, che sempre più spesso perde il lavoro e non riesce a mantenere la famiglia, trovandosi costretta a chiedere aiuto alle istituzioni. Questo non deve essere possibile, dobbiamo aiutare le persone a riottenere la loro dignità lavorativa. Insieme potremo ridare un lavoro agli italiani”.

Subito dopo di lei è toccato a Paolo Ripamonti, candidato all’uninominale Senato 1: “Mi piace pensare che Savona sia stata un po’ la ‘startup’ di ciò che poi è successo a Genova e Spezia. Non dobbiamo fermarci qui, dobbiamo fare un altro passo verso quel 40% che qualcuno dice già abbiamo. Stiamo cambiando la Liguria, possiamo cambiare anche il Paese”.

Mattatore come al solito Angelo Vaccarezza, candidato all’uninominale Senato 2: “Non ho mai fatto politica, e dopo tanti anni ho deciso di provare – ha esordito, tra le risate e le grida dei presenti – Prima di tutto vi chiedo un ringraziamento. Guardiamoci l’un l’altro, guardiamo questa sala. E’ frutto prima di un grande sogno, di un uomo che si chiama Giovanni Toti; e poi di un progetto, e dato che io ho memoria voglio ringraziare Edoardo Rixi senza il quale non sarebbe partito questo progetto”.

“Abbiamo governato tutti insieme col progetto Liguria: oggi abbiamo un sogno, portare questo modello a Roma. Veniamo da un periodo in cui la Liguria aveva due ministri, ma non se ne è accorto nessuno… non abbiamo mai avuto così poco pur contando così tanto. E’ il paradosso del Pd. Loro pensano di aver fatto collegi ‘invincibili’, io credo che il 4 marzo le urne diranno un’altra cosa”. Vaccarezza conclude con una provocazione: “Vi chiedo di parlare con gli elettori del Pd. Dite loro che hanno l’occasione di aiutare Genova: se voteranno per me, Pinotti sarà comunque senatore, e quindi Genova conterà il doppio…”.

Il centrodestra presenta i candidati

In mezzo, gli interventi degli altri candidati. Giorgio Mulè, candidato all’uninominale Camera 1: “Il quattro marzo si decide se scrivere una storia nuova o rimanere in una vecchia, quella di questi cinque anni di governo Pd. La scelta è quella tra un blocco, che ci dice che ama le tasse, e un centro destra che ama la ricchezza e non ha paura ad ammetterlo”. Cristina Pozzi, candidata all’uninominale Camera 3: “Un collegio estremamente ‘rosso’ e difficile. Accetto volentieri questa sfida, vivo sul territorio e ho combattuto per decenni il “mostro d’acciaio”. Ero una ‘piccola cosa’ nei confronti degli imprenditori, ma insieme a Biasotti abbiamo vinto quella battaglia. E’ un collegio difficile ma con lo stesso entusiasmo di allora, anzi maggiore, accetto questa sfida, perché credo davvero di essere dalla parte giusta”.

La diretta della presentazione

Roberto Bagnasco, candidato all’uninominale Camera 5: “Credo sia importante creare un reticolato che passa dai comuni, alla regione a Roma. Abbiamo vinto alle regionali, abbiamo vinto alle comunali, non possiamo non vincere alle politiche”. Manuela Gagliardi, candidata uninominale Camera 6: “Il modello di buon governo di Toti, che è stato proposto qua in Liguria e a Genova, sta trovando il riscontro giusto nei territori. Credo sia giusto che questo buon governo arrivi a Roma. Noi dobbiamo portarcelo”.

A chiudere gli interventi, Edoardo Rixi, “padrone di casa”, candidato all’uninominale Camera 4: “Le aspettative sono quelle di riuscire a portare avanti questa rivoluzione che abbiamo fatto in Liguria, nei comuni di Genova, Savona e La Spezia, anche a livello nazionale, per aiutare il paese a risollevarsi dalle secche in cui lo ha condotto il governo Renzi. Per noi è fondamentale puntare su Fiat tax, abolizione stipuli di settore e legge Fornero, che hanno disto i lavoratori e le imprese, questo paese può tornare a credere, lo dimostrano i dati delle camere di commercio. Bisogna torna re a dare la speranza ai nostri cittadini, percè se Genova cresce, la Liguria cresce, e se cresce la Liguria cresce il paese. Questo si capisce da liguri, ma non sempre nei palazzi a Roma. Per questo dobbiamo andare a Roma a ricordarlo. E portare a Roma le istanze dei nostri territori. La nostra regione deve essere una locomotiva di questo paese”.

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