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Ora legale, lancette in avanti per un’ora di luce in più: ecco quanto si risparmia

Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo cambia l'ora: si dorme un'ora in meno, per un'ora di luce naturale in più. Con ricadute positive anche sul risparmio energetico

orologio ora legale ora solare
Foto di Lukas Blazek su Unsplash

Liguria. Con l’arrivo della primavera torna anche l’ora legale: nel fine settimana di Pasqua, più precisamente nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, le lancette dell’orologio verranno spostate un’ora avanti.

Un’ora di sonno in meno, dunque, per avere un’ora di luce naturale in più, con l’obiettivo di risparmiare energia e di sfruttare al meglio la luce solare disponibile durante le serate più lunghe dei mesi primaverili ed estivi.

L’ora legale è nata proprio per favorire il risparmio energetico in tempi di crisi, e l’Italia l’ha adottata per la prima volta durante nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale. Si tornerà all’ora solare soltanto il prossimo 27 ottobre, tra sette mesi, ma negli ultimi anni diverse associazioni hanno chiesto di rendere permanente l’ora legale e di non tornare più, appunto, all’ora solare, per mantenere i benefici sopratutto in termini di risparmio di energia.

Come fatto notare dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che insieme a Consumerismo No Profit ha lanciato una perdizione ad hoc, l’adozione dell’ora legale permanente consentirebbe di risparmiare in Italia 720 milioni di kwh, equivalenti a un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro l’anno.

“Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio – si legge nella petizione online, che ha raccolto in due anni 337.000 firme – Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale consentirà tra l’altro di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento”.

Terna ha quantificato in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiata nei 7 mesi del 2022 in cui è stata in vigore l’ora legale, con un minor consumo di elettricità in 15 anni pari in Italia a 10 miliardi di kilowattora, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati grazie all’ora legale.

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