Controreplica

Rigassificatore, Natale e Arboscello (PD): “Da Toti solita risposta spocchiosa. Le scuse le dovrà dare lui ai cittadini”

"Le scelte della politica devono essere valutate nell'interesse dei cittadini non dei propri"

golar tundra Snam rigassificatore

Liguria. “Da Toti una risposta, data con la solita spocchia e incurante del suo ruolo, che dimostra (se mai ce ne fosse ancora bisogno) il suo poco interesse verso la Liguria e i liguri. La verità è una e incontrovertibile: quel progetto non andava preso neanche in considerazione, altro che aspettare la conclusione della procedura di VIA. Toti non si preoccupi di quello che farò io o il PD nel caso in cui la VIA desse parere favorevole”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello in risposta alle parole di Toti sul rigassificatore dopo la conferenza del Gruppo PD.

“Le scuse, – prosegue, – non le dovremo dare noi, ma Toti, ai savonesi e ai liguri, per aver accettato, anzi proposto (perché questa è la verità) e imposto a un territorio un impianto che come dice l’Istituto Superiore di Sanità andrebbe a inserirsi in un territorio già antropizzato e industrializzato, con forti criticità nel comparto ambientale e i cui effetti andrebbero a sommarsi a quelli esistenti. A me, fossi in lui, basterebbe questa valutazione e tutte le altre descritte in conferenza stampa per bloccare il progetto”.

“Esistono delle valutazioni che riguardano l’opportunità del fare o meno delle scelte e questo fa la politica e un presidente di regione che ha a cuore i suoi cittadini e il territorio. Toti invece dimostra con la sua risposta stizzita di voler fare il Commissario di Governo, distante e poco interessato alla Liguria e ai liguri. Credo proprio che ci penseranno i liguri alle prossime elezioni a decidere a chi affidare il futuro del proprio territorio”, conclude Arboscello.

“Toti – aggiunge il segretario PD Liguria Davide Natale – è riuscito a dare dei terrapiatisti a tutti coloro che si opponevano al progetto incurante se le posizioni critiche fossero assunte da rappresentanti degli imprenditori e dei commercianti, da sindaci oppure dal Vescovo senza dimenticare che è riuscito a dire che tutti coloro che sono scesi in piazza o in spiaggia a protestare si meritavano di non avere il gas per riscaldarsi o cucinare. ‘Per colpa loro il Paese sarà in crisi energetica’, tuonò all’indomani di una delle manifestazioni più riuscite degli ultimi anni. Proprio oggi lo stesso Toti è stato smentito dall’amministratore delegato di Snam il quale ha detto che i depositi sono pieni. A dire il vero anche le tasche dell’azienda, visto a quanto ammonta l’utile netto. Quindi questo progetto è inutile, non serve al sistema Paese ed è superato, a meno che il Presidente Toti non auspichi 17 anni (tanto l’impianto dovrà rimanere, secondo i piani di Snam, vicino alla costa di Savona/Vado) di emergenze e che la transizione energetica, vero fiore all’occhiello di tutti i paesi europeo più avanzati, non si realizzi”.

“Per una volta consigliamo a Toti di ascoltare le persone di buon senso, imprenditori, commercianti, amministratori, associazioni, comitati e rimetta il progetto in quel cassetto che non sarebbe mai stato dovuto essere aperto”, concludono Natale e Arboscello.

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