Mancata allerta

Paita indagata, polemica su tempistica. Il procuratore Di Lecce: “Avvisi di garanzia nei tempi previsti”

Messa in sicurezza della Sp 6

Liguria. Il giorno dopo l’avviso di garanzia a Raffaella Paita in Regione Liguria c’e’ “sconcerto” e “stupore” sia per i contenuti sia per i tempi, a campagna elettorale in corso, dell’invito a comparire inviato dalla procura all’assessore alla Protezione Civile e candidata del centrosinistra, per l’alluvione del 9 ottobre scorso.

“Lascia di sasso”, secondo quanto si apprende ai piani alti di De Ferrari, la contestazione fatta dagli investigatori a Paita di non avere dato l’allerta la sera in cui il Bisagno e’ esondato uccidendo un uomo. Non ha diramato l’allerta perche’ non ha il potere di darla, viene spiegato. Spetta alla protezione civile, si osserva in Regione, valutare e capire le carte dei metereologi e decidere di conseguenza firmando un atto specifico di natura tecnica, non politica. Un assessore, al contrario di un ministro, non e’ un organo monocratico, non può’ assumere alcun atto, alcuna ordinanza, non può decretare una allerta meteo, che può essere diramata solo dalla protezione civile, un organo tecnico. In Regione c’e’ stupore anche per la tempistica. Raffaella Paita era stata ascoltata a lungo a novembre dagli investigatori e in quella occasione, e’ la considerazione fatta in Regione, aveva spiegato nello specifico proprio la sua incompetenza a diramare un allerta.

“Gli avvisi di garanzia sono stati mandati nei tempi previsti e fisiologici di questo processo” ha risposto il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce sull’indagine che vede indagate la candidata alla Regione Raffaella Paita e la dirigente della protezione civile regionale Gabriella Minervini per concorso in omicidio e disastro colposo. Secondo i magistrati Paita e Minervini avrebbero “trascurato elementi per cui avrebbero potuto agire tempestivamente”.

Paita è stata convocata per l’interrogatorio per la prossima settimana mentre la Minervini sta ancora valutando se farsi interrogare o meno. L’inchiesta era partita sei mesi fa a carico di ignoti. Dopo sei mesi i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati Paita e Minervini e hanno notificato gli avvisi per la mancata allerta.

Intanto oggi a Genova incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, e Raffaella Paita, un faccia a faccia avvenuto durante un pranzo di finanziamento del Partito Democratico. Secondo indiscrezioni, Lotti ha dato l’ok a Raffaella Paita ad andare avanti nella candidatura nonostante l’avviso di garanzia ricevuto. Ieri la candidata aveva già ricevuto il sostegno di tutto il Pd regionale.

Al pranzo di finanziamento, oltre al presidente della Regione, Claudio Burlando, sono presenti alcuni sindaci ‘renziani’ come Berruti (Savona), Federici (La Spezia) e Cavarra (Sarzana) e vari imprenditori.

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