Cronaca

Carcare, oca ferita soccorsa dall’Enpa: “Avrebbe dovuto occuparsene anche il Comune”

oca, papera,

Carcare. Per due giorni è rimasta bloccata con una zampa rotta nelle acque gelide del torrente Bormida a Carcare; poi un passante si è impietosito e ha avvertito i volontari della Protezione Animali savonese, che l’hanno soccorsa.

Protagonista della vicenda, una grossa oca bianca semidomestica, mascotte di bambini ed animalisti, nel paese della Valle Bormida dove il sindaco Bologna ha emesso, in piena tempesta di neve e gelo, un’ordinanza di divieto di dare cibo a tutte le specie animali libere, cui sono seguite proteste da tutta Italia. “Nell’occasione – precisano i volontari Enpa – il sindaco aveva tranquillizzato dichiarando che, se avessero trovato animali affamati o in difficoltà, avrebbe incaricato i dipendenti comunali di soccorrerli e rifocillarli, ma l’episodio della povera oca dimostra che, anche nell’entroterra, dal dire al fare c’è di mezzo il mare e conferma inoltre che lo scopo dell’ordinanza è proprio quello di far morire di fame gli animali”.

Circa invece l’esposto alla Procura della Repubblica presentato da 300 cittadini contro chi sfama i colombi, l’Enpa ricorda di aver depositato altrettante firme in Comune con la richiesta di risolvere il problema con altri mezzi incruenti. “Finalmente si potrà dimostrare in giudizio che vietarlo è controproducente ed ottiene proprio l’effetto contrario: l’aumento sostanziale del numero di colombi in città, per la presenza di coppie deboli che non presidiano il territorio e lasciano così spazio ad altre coppie simili” spiegano gli animalisti.

Infine nei giorni scorsi, come precedentemente concordato con il sindaco, il fiduciariato Enpa della Valle Bormida ha consegnato alla sua segreteria il progetto di individuazione di punti definiti ove consentire la somministrazione del cibo ai piccioni. “Sono luoghi che non arrecano disturbo ai residenti o problemi igienici e che favoriscono, con una regolare alimentazione, la formazione di coppie forti, che controllano il territorio e tengono lontane altre coppie”, concludono gli animalisti.

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