Critici

Regione, Natale e Arboscello (PD) al centrodestra: “Prima ve ne andate meglio è, nell’interesse della Liguria”

"Dal cambio di casacca di Vaccarezza, nel centrodestra un surreale balletto di decisioni prima prese e poi rinnegate"

palazzo regione

Liguria. “Ci sono voluti tre anni di disastri e l’avvicinarsi delle elezioni regionali per destare il consigliere Vaccarezza dall’appiattimento sulle scelte del presidente Toti. Sarà seguito da altri? Sicuramente sì, la paura di essere trascinati al fondo sta trasformando molti consiglieri, sindaci, assessori da sostenitori ad avversari. Credono che bastino due dichiarazioni, spostarsi in qualche altro partito o votare contro qualcosa per far dimenticare questi ultimi anni disastrosi? L’hashtag giusto, caro Vaccarezza, è #primaveneandatemeglioè per tutti i territori non solo per Savona”, dichiarano il segretario del Partito Democratico Davide Natale e il consigliere regionale e vicecapogruppo PD in Regione Roberto Arboscello.

“L’accoppiata Toti- Vaccarezza, sostenuta da tutto il centrodestra, ha combinato tanti di quegli sconquassi che non sappiamo quanti anni serviranno per recuperarli. Ogni misura è stata approvata dalla maggioranza di centrodestra nel più completo silenzio, in molti casi con interventi che deridevano chi provava a fare emergere i problemi, e nel richiamo al consenso ottenuto dai cittadini”.

“In questi anni abbiamo assistito alla difesa a spada tratta della scelta di Toti di posizionare il rigassificatore a Vado/Savona, nonostante la contrarietà di un’intera comunità, spingendo anche i sindaci di riferimento a incrinare il fronte degli amministratori facendoli dichiarare favorevolmente; al presidente della provincia, molto vicino a Vaccarezza, che vorrebbe realizzare il termovalizzatore in Val Bormida senza nessun confronto con i territori e le istituzioni; alla mancata realizzazione della promessa di riaprire il punto nascita a Pietra Ligure e alla distruzione della sanità in Val Bormida, incuranti delle richieste di migliaia di cittadini che non riescono più a curarsi e all’accorpamento degli istituti senza una preventiva discussione e confronto”.

“Il loro fare e disfare fa emergere la consapevolezza della loro inadeguatezza. Ormai assistiamo a un surreale balletto di decisioni prese e poi rinnegate non in base al confronto con i territori ma per non fare saltare il banco della maggioranza che sostiene Toti. Una situazione nauseante”, concludono Natale e Arboscello.

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