Decisione

Balneari, annullata per “eccesso di giurisdizione” la sentenza del Consiglio di Stato sulla Bolkestein

Il presidente del Sib Capacchione: "Decisione estremamente importante e significativa". Il sindaco di Borghetto Canepa: “Ottima notizia"

stabilimenti balneari

Liguria. Eccesso di giurisdizione. È questa la motivazione per cui la Cassazione, accogliendo il ricorso del SIB, ha annullato la sentenza del Consiglio di Stato in tema di Bolkestein e concessioni demaniali.

Spetterà ora al Consiglio di Stato pronunciarsi nuovamente, tenendo conto anche delle nuove leggi che Parlamento e Governo hanno ratificato dopo la precedente sentenza.

L’ennesimo colpo di scena della vicenda arriva a pochi giorni dalla lettera recapitata dalla Commissione europea con la procedura d’infrazione all’Italia per il mancato rispetto della Bolkestein, lettera in cui si contesta anche l’esito del tavolo tecnico Governo-balneari secondo cui il 67% del litorale del nostro Paese sarebbe libero da concessioni balneari e pertanto non configurabile come “risorsa scarsa” ai sensi della direttiva.

Sicuramente una vittoria per i balneari, come ha spiegato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio: “E’ estremamente importante e significativo che la Cassazione abbia anche menzionato che il Consiglio di Stato dovrà tener conto delle nuove leggi che il Parlamento e il Governo emanano esercitando ‘i poteri normativi loro spettanti'”.

La vicenda balneare con questa sentenza “è ad una svolta importante, la sua soluzione riteniamo, come sempre, che spetti al Parlamento e non ai giudici. Con questa sentenza della Corte di Cassazione, nella sua massima e autorevole espressione, si stigmatizza l’abuso del Consiglio di Stato e si effettua un richiamo al rispetto delle prerogative del Parlamento”.

“Si elimina, pertanto, una pesante ipoteca del Consiglio di Stato sulle prerogative legislative del Governo e del Parlamento. Siamo di fronte ad una vittoria del diritto contro gli abusi anche giudiziari”, ha proseguito.

“Ma è, soprattutto, una vittoria dei balneari – ha concluso il presidente del sindacato – ottenuta grazie alla nostra iniziativa anche in sede giudiziaria. Continua la battaglia a tutela dei diritti dei concessionari attualmente operanti. Ho provveduto a ringraziare i professori Maria Alessandra Sandulli e Romano Vaccarella che ci hanno sostenuto in sede giudiziaria”.

I COMMENTI

Soddisfazione in merito al pronunciamento della Cassazione è stata espressa anche dal sindaco di Borghetto Giancarlo Canepa: “Questa è un’ottima notizia e non solo per i balneari. Da tempo i comuni costieri vivono una situazione di incertezza legata alla scadenza delle concessioni. Come sempre siamo il parafulmine di tutte le questioni più spinose, l’ultimo anello della catena di comando ma quello che poi deve gestire in prima persona situazioni complesse e delicate come questa”.

“Ora, anche dopo l’esito positivo della mappatura, aspettiamo un indirizzo chiaro e puntuale da parte del Governo e dell’organo legislativo. Il comparto balneare è la prima realtà economica del Paese che crea un indotto positivo anche in termini occupazionali, E che negli anni ha realizzato una tipologia di accoglienza caratteristica che non ha eguali in altre parti del mondo, che ha presidiato, vigilato e, in alcuni casi, preservato il nostro litorale”.

“Una realtà economica importante che che non merita questa situazione indefinita ma che, al contrario, dovrebbe essere incentivata ad investire risorse per migliorare e aumentare l’accoglienza turistica”, ha concluso il primo cittadino.

“Ora l’organo di giustizia amministrativa dovrà rivedere quella decisione, anche alla luce di nuove norme approvate nel frattempo dal Parlamento – in una nota il segretario provinciale della Lega Sara Foscolo -. È una decisione che accoglie le richieste dei diretti interessati e del tavolo tecnico nazionale, fortemente voluto dalla Lega, a cui ha preso parte attiva il senatore Paolo Ripamonti che ha sempre seguito in prima persona la vicenda, nella nostra regione e non solo. È sempre più evidente, ormai, che la ‘scarsità delle risorse’, relativamente alle nostre coste, non trova riscontro nella realtà. Come Lega, portiamo avanti da anni una battaglia di buonsenso a tutela del comparto ed oggi è arrivata l’ennesima conferma che avevamo ragione. Il settore balneare è importante per l’economia del nostro Paese e noi continueremo il lavoro serio condotto fino ad oggi”.

“Si tratta di un passo in avanti per il riconoscimento dei diritti delle imprese balneari, anche della Liguria, che spesso sono a conduzione famigliare – ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto -. La sentenza ora impone al Consiglio di Stato di rivedere quella decisione, alla luce delle nuove norme approvate nel frattempo dal Parlamento. La Lega ha sempre sostenuto la necessità di coinvolgere i diretti interessati nelle decisioni che li riguardano, tanto da avere promosso un tavolo tecnico nazionale con i rappresentanti delle Regioni e dei balneari, al quale aveva peraltro partecipato anche il nostro senatore savonese Paolo Ripamonti. Il Consiglio di Stato non poteva pretendere di decidere senza ascoltare tutte le argomentazioni in causa e, soprattutto, ignorando le norme approvate dal Parlamento. Sono soddisfatto che la sentenza della Corte di Cassazione ci abbia dato ragione e sia stata fatta giustizia. Mi auguro che, seguendo le indicazioni della Corte di Cassazione, il prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato tenga conto delle norme vigenti in Italia e di tutte le posizioni, in particolare quelle dei balneari, finalmente chiamate legittimamente a partecipare al dibattimento. Il settore balneare è fondamentale per la Liguria e per l’economia della nostra regione. La Lega continuerà la battaglia per i loro diritti perché da sempre afferma gli effetti distorsivi della direttiva UE Bolkestein”.

“La sentenza della Corte di Cassazione va nella direzione che auspicavamo. Ritengo ora più che mai improcrastinabile un provvedimento del governo per arrivare ad un ordinamento omogeneo delle concessioni demaniali marittime che faccia chiarezza una volta per tutte sul futuro di questo settore. Da parte delle Regioni c’è massima collaborazione, aspettiamo di essere convocati al più presto per poter dare il nostro concreto e fattivo contributo”. Così l’assessore al Demanio della Regione Liguria Marco Scajola, coordinatore del Tavolo interregionale degli assessori al Demanio marittimo. “Questa sentenza è certamente positiva per il settore e chiarisce alcuni aspetti ma – prosegue Scajola – rende ancora più urgente un intervento governativo per comprendere quali siano i comportamenti che le imprese e i territori devono adottare in vista della scadenza del 31 dicembre prevista dalla direttiva europea Bolkestein. Ora nessuno può rimanere a guardare: il governo deve intervenire, con il supporto e la piena collaborazione delle Regioni”.

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