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Da Savona all’Africa in moto, l’avventura di Fabrizio Buscaglia: “Faccio viaggiare col pensiero chi non può farlo” fotogallery

Dormire in tenda, conoscere altre culture e vivere il pericolo sono pane per i suoi denti

Da Savona all'Africa in moto, l'avventura di Fabrizio Buscaglia

Savona/Africa. Vite. Vite vissute all’insegna dell’avventura e del rischio o vite trascorse a sognare viaggi impossibili disegnati su una cartina geografica. Uomini e donne che affrontano quel bisogno atavico di conoscenza in modo differente: chi leggendo libri di avventura, chi invece come Fabrizio Buscaglia, in sella ad un’Honda a girare il mondo.

Per Fabry Rock (il suo nome da influencer), 37enne appassionato di moto, il viaggio e il pericolo che questo comporta, l’adrenalina di svegliarsi ogni giorno in un luogo diverso, il dormire in tenda, l’incontrare persone con cultura e lingue differenti, è realtà.

La sua vita è avventura e da 10 anni gira il mondo con una moto, realizzando il suo di sogno. Fabry Rock è partito il 27 ottobre dalla concessionaria Honda Janua di Savona dove è stata preparata la moto, per proseguire un viaggio iniziato a maggio e raggiungere, questa volta, Città del Capo. Dopo Parigi, Lisbona, Londra e Istanbul ha deciso di partire per la sua Africa Twin Adventures sport. Viaggio che si può seguire attraverso canali con account Fabryrock su Youtube, Instagram, Tik Tok.

“Il mio progetto è da Capo Nord a Città del Capo – spiega Fabrizio -. Dopo la partenza da Savona mi sono fermato a dormire al confine tra Spagna e Francia per fare poi tappa a Murcia e Tarifa, per proseguire con un traghetto verso Tangeri. Da lì è poi iniziato il mio viaggio in Africa. Ho attraversato il Marocco, visitato Marrakech, ho dormito con la tenda nel Sahara marocchino. Tramite contatto con un moto club locale ho pernottato in hotel a El Jadida, poi ho proseguito per la Mauritania dove ho visitato la capitale”.

Ora sono in Senegal a Dakar, in consolato, dove sto sbrigando pratiche burocratiche per i prossimi visti per proseguire in Guinea Conakry, poi guarderò verso Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria, ritenuta pericolosa e inaccessibile, poi in Camerun dove incontrerò un amico irlandese prete in una missione. Dopo il Camerun come tappa del viaggio la Repubblica del Congo, l’Angola, Namibia e Sud Africa”, conclude Fabrizio.

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