Classifica nazionale

Qualità della vita: provincia di Savona 33esima in Italia e migliore in Liguria

Secondo la graduatoria del Sole 24 Ore nella nostra provincia i cittadini si godono il tempo libero, ma sono penalizzati sul fronte dell'ordine pubblico

Savona. Trentatreesima posizione in classifica, in salita di cinque posizioni. Savona fa un piccolo balzello in avanti nella classifica 2015 della “Qualità della vita nelle province italiane” e si conferma la migliore dei quattro capoluoghi liguri. E’ quello che emerge dalla ricerca pubblicata oggi dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

La classifica sulla vivibilità nelle province italiane si snoda attraverso sei aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero) per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali.

Se Trento si conferma ancora una volta sul podio (è terza, ma indiscussa di due posizioni) a salire sul gradino più alto è Bolzano seguita dalla provincia di Milano. Nella parte bassa della pagella finale si trova invece una concentrazione di centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull’ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e statisticamente poco distante dalla provincia al di là dello Stretto, Messina (104ª).

Savona si attesta nella parte alta della classifica grazie ai suoi 528 punti (Bolzano ne ha 603), la maggior parte dei quali derivati dall’ottima performance nella graduatoria riferita al tempo libero, dove è quarta, e quella su affari e lavoro (25esima posizione), ma anche servizi e ambiente (33) e tenore di vita (44). La nostra provincia paga invece dazio per quanto riguarda l’ordine pubblico, dove è 103esima in classifica, e per la popolazione (101esima).

Per quanto riguarda l’analisi del tempo libero in provincia di Savona, la posizione nell’alto della classifica è maturata grazie alla valutazione dell’indice di sportività, della spesa dei turisti stranieri (243 milioni di euro), del numero di sale cinematografiche ogni 100 mila abitanti (due) e del numero di ristoranti e bar ogni 100 mila abitanti (1139).

Meno confortanti i dati sull’ordine pubblico: gli scippi e borseggi per 100 mila abitanti sono 443, i furti in casa 697, le rapine 44, le estorsioni 12, le truffe e le frodi informatiche 321, mentre la variazione dei reati totali tra 2011 e 2014 è nulla.

Sul fronte del tenore di vita i dati elaborati dal quotidiano economico dicono che il patrimonio familiare medio è di 437755 euro, l’importo medio mensile delle pensioni 865 euro, i consumi per famiglia ammontano a 1819 euro, la spesa per il turismo all’estero (pro capite) 389 euro e il costo di una casa al metro quadro di 1900 euro.

La top ten della classifica è occupata dai centri del Nord e del Centro (con l’aggiunta di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta).

Fonte il Sole 24 Ore

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