Sarebbe un risultato storico per l’Italia se il giovane e promettente scacchista Fabiano Caruana non fosse passato nel 2015 alla federazione scacchistica degli Stati Uniti con la quale peraltro il giovane atleta aveva iniziato.
Caruana nasce a Miami nel 1992, padre di origine siciliana e madre lucana; muove i suoi primi passi, o più propriamente i primi “pezzi”, fra New York, Madrid, Budapest, Lugano e Saint Luis dove vive tutt’ora. Dal 2005 al 2015 ha gareggiato per la Federazione Scacchistica Italiana ottenendo tra gli altri riconoscimenti, quattro volte il titolo di campione italiano, e un piazzamento al primo posto ex aequo con Magnus Carlsen al Final Chess Masters.
Caruana sfiderà proprio Magnus Carlsen al Campionato del mondo di scacchi 2018 che si svolgerà dal 9 al 28 Novembre a Londra su una serie di 12 partite più eventuali spareggi. Il giovane italo-americano ha vinto il torneo dei candidati avendo la meglio di altri sette giocatori (a loro volta qualificatisi alla fase finale del torneo) disputato con la formula del doppio girone all’italiana. Caruana ha totalizzato 9 punti sui 14 disponibili contro gli 8 Məmmədyarov e Karjakin
Si tratta di un risultato storico. Mai un italiano (seppur sotto la bandiera a stelle e strisce) ha mai avuto l’opportunità di vincere il titolo mondiale. Si tratta di un risultato grandioso anche se si guarda alla tradizione scacchistica statunitense, ben più florida di quella italiana: nessun giocatore americano è stato in grado di accedere alla finale mondiale di scacchi dal 1972 quando Bobby Fischer ebbe la meglio del sovietico Boris Spasskij (in una sorta di guerra fredda sulla scacchiera).
Appuntamento quindi al 9 novembre quando avrà inizio la serie che assegnerà il titolo mondiale di scacchi: non sarà la nazionale di calcio, ma un po’ di Italia al Mondiale ci è arrivata…
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