Battaglia

Parchi eolici in Val Bormida, proseguono l’indagine e il confronto delle associazioni

Cultura e Ambiente di Ferrania: "La prospettiva di una grave compromissione del patrimonio paesaggistico non può lasciarci indifferenti"

Cairo Montenotte. “L’Associazione Cultura e Ambiente di Ferrania, nel ringraziare tutte le persone e le autorità territoriali che hanno partecipato alla discussione relativa ai progetti di installazione di nuovi parchi eolici sul territorio valbormidese, sottolinea le gravi preoccupazioni e criticità emerse dal prezioso confronto offerto con i rappresentanti delle associazioni. Da tale analisi è emerso l’elevato “peso ambientale” di tali strutture di produzione industriale di energia. La prospettiva di una grave compromissione degli aspetti faunistici, geologici, delle numerose specie vegetali e del patrimonio paesaggistico, non può lasciarci indifferenti e ci chiama ad
una presa di coscienza collettiva”.

Proseguono dall’associazione: “Nell’ambito di queste preoccupanti criticità ci preme però sottolineare la positiva comunione di vedute tra associazioni ambientaliste, cittadinanza e territorio che è emersa durante la serata. É apparso evidente un enorme sbilanciamento tra la media delle installazioni previste e già presenti nella provincia di Savona, rispetto alla media regionale. Una così alta concentrazione di pale eoliche, che non ha riscontro in nessun altra provincia ligure, sottolinea dunque l’urgenza di una forte opposizione verso nuovi futuri progetti di produzione di energia “green”. La nostra volontà è quella di poter facilitare la costruzione di uno sforzo sinergico tra la cittadinanza, le autorità territoriali, in primis i comuni, e le altre associazioni interessate ad unirsi in questa lotta per la difesa del nostro patrimonio ambientale”.

“È bene sottolineare che questa nuova “battaglia” non deriva da una visione “talebana” dell’ ambiente, chiusa a prescindere verso il progresso, bensì da una conoscenza decennale del territorio, da studi rigorosamente scientifici e dalla volontà di preservare un bene che troppe volte abbiamo visto calpestato in nome di logiche economiche aliene al territorio”, concludono, aggiungendo che “nei prossimi giorni il coordinamento delle associazioni che sta seguendo i vari progetti sul territorio – Montecerchio, Mallare, Ferrania – uscirà con un ulteriore documento, più tecnico, relativo alle osservazioni che saranno depositate nelle sedi di valutazione (Ministero dell’Ambiente, Regione)”.

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