Savona. In occasione del 56^ Convegno internazionale della Ceramica è stato rinnovato il consiglio direttivo del Centro Ligure per la Storia della Ceramica, l’istituzione scientifica e di ricerca che organizza importanti convegni di studi nel corso dei quali studiosi provenienti da varie regioni italiane e dall’estero affrontano tematiche relative alla produzione e alla circolazione della ceramica. Ogni anno viene scelto un differente tema monografico a seconda delle novità e delle esigenze scientifiche più avanzate.
In questi giorni si è provveduto ad assegnare le cariche per il triennio 2024-2026, confermando, come presidente, Rita Lavagna, curatore del Civico Museo Archeologico e della Città di Savona; vice presidente è stato designato Massimiliano Caldera, della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino.
La segreteria è stata affidata ad una équipe di giovani ricercatori: Andrea Pollastro, Giada Molinari e Enrico Cipollina (tutti dell’Università di Genova). Fanno inoltre parte del consiglio Carla Aleo Nero (Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo), Eleonora Fornelli (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia), Elisa Pruno (Università degli Studi di Firenze), Marta Bagnasco (Università degli Studi di Genova), il professor Carlo Varaldo (Università degli Studi di Genova) e Marcello Mannuzza (ceramista, Celle Ligure).
Il Centro Ligure per la storia della Ceramica è un’associazione culturale che ha lo scopo di promuovere e favorire gli studi e le ricerche che possano contribuire alla conoscenza della ceramica di tutti i tempi ed in ogni suo aspetto (archeologico, artistico, storico, etnologico, tecnologico, ecc.).
Collabora con varie istituzioni culturali pubbliche e private: Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, Association Internationale pour l’étude des céramiques médiévales méditerranéennes (AIECM2) di Aix-en-Provence, Laboratoire d’Archéologie médiévale méditerranéenne di Aix-en-Provence, Museo Nacional de Ceramica “Gonzales Martì” di Valencia, Museo d’Historia de Barcelona, Galleria degli Uffizi di Firenze, Museo della ceramica di Caltagirone, le Soprintendenze Archeologiche della Liguria, del Piemonte, di Ostia, della Campania, della Calabria, di Sassari e Nuoro, di Palermo, le Università degli Studi di Genova, Torino, Venezia, Pisa, Firenze, Siena, Roma La Sapienza, Sassari, Napoli Federico II, Napoli Vanvitelli, Bari, Foggia, Lecce, Reggio Calabria, Palermo, Sassari, Granada, Léon, Cordova.
Nel prossimo autunno, il 57^ convegno, che verrà tenuto presso il Civico Museo Archeologico e della Città di Savona, verterà sul tema “Un lungo Medioevo: persistenza e attardamento nei secoli delle tecniche produttive” oltre ad una sezione dedicata alla ceramica ligure e ad interventi a tema libero; in tale occasione verrà presentato il volume degli “Atti” 2023 che vanno ad aggiungersi ai precedenti, costituendo, con il suo patrimonio di conoscenze, un vero e proprio “unicum” nell’ambito degli studi ceramologici italiani ed internazionali.