Da discutere

Antenna a Boissano, doppia mozione della minoranza: “Sia la gente a decidere come chiudere la controversia”

Massimo Zarrillo e i suoi colleghi chiedono anche "più trasparenza da parte del Comune"

Antenna Boissano

Boissano. Hanno entrambe come oggetto la ormai nota antenna cellulare di via Zurmagli le mozioni presentate alla maggioranza del sindaco di Boissano, Paola Devincenzi, dal gruppo di minoranza di “Scegli Buinzan” Le due pratiche saranno discusse in occasione del consiglio comunale di domani sera.

Nella prima mozione il capogruppo Massimo Zarrillo chiede “l’applicazione del decreto legislativo 33/3013 sulla trasparenza” ed è stata presentata “alla luce dei vari problemi di accesso a delibere e piani antenne e di vari ‘silenzi’. Come quello rispetto all’approvazione della pratica edilizia per l’installazione, quello del vice sindaco nella sua veste di consulente legale di famiglia e quello ‘d’ufficio’ del sindaco sui recenti rapporti con l’operatore di telefonia rispetto all’eventuale spostamento dell’antenna”.

Più nel dettaglio, nel documento Zarrillo nota “la scarsa ed in alcuni casi assente reperibilità di documentazione, tra cui delibere e regolamenti, accertati dalla cittadinanza e dalla minoranza attraverso ufficiali accessi agli atti”. Tra questi il “piano antenne” che è stato ritrovato “da cittadini e minoranza attraverso un difficile confronto con l’amministrazione rispetto all’accesso agli atti” e comunque in forma “postuma” rispetto alla presentazione della pratica edilizia relativa al ripetitore ed alla sua installazione.

Il consigliere, poi, sottolinea che il piano “non è stato applicato sempre per scarsità di documentazioni, come dichiarato anche dalla maggioranza” e che l’antenna è stata installata grazie ad una sorta di “silenzio assenso” alla pratica edilizia dovuto alla “mancanza di un adeguato o assente controllo dei regolamenti, come più volte appurato anche dalla maggioranza”. A ciò si aggiunge la “mancata pubblicità di una pratica edilizia non comune che ha come conseguenza l’installazione di un elemento impattante a livello paesaggistico come l’antenna”.

A ciò si aggiunge “il possibile configurarsi di ‘conflitto di interessi’ relativo all’organo eletto del consiglio a causa del segreto professionale rispetto all’iter della pratica edilizia del ripetitore” e “la difficile comprensione dei rapporti tra sindaco e operatore relativamente alla richiesta dei cittadini dello spostamento dell’antenna giustificata dal sindaco come un ‘rapporto informale coperto da segreto d’Ufficio e non divulgabile’”.

Secondo Zarrillo “fatti controversi, ambiguità e confusione mettono in evidenza l’urgenza di dare segnali forti e univoci all’opinione pubblica in materia di trasparenza dei comportamenti delle forze politiche e degli amministratori pubblici, condizione necessaria e indispensabile per garantire democrazia e partecipazione consapevole alla gestione della cosa pubblica, pena l’accentuazione della disaffezione dei cittadini verso la politica”. Inoltre “oggi un ‘programma triennale’ per la trasparenza sarebbe realizzabile all’interno del mandato del sindaco, della giunta e del consiglio in carica”.

La mozione impegna il sindaco e la giunta “a definire ed adottare il ‘programma triennale’ per la trasparenza ed integrità attenendosi, nella salvaguarda delle rispettive competenze, alle seguenti linee di azione. In primo luogo, accessibilità alle informazioni sulle attività e sugli atti amministrativi, sul principio che tutto ciò che non è motivatamente coperto da riservatezza è reso pubblico. La necessaria regolamentazione dell’accesso riguarda gli atti e le informazioni che possono essere motivatamente dichiarate ‘sensibili’. Informazione sull’avvio dell’iter di provvedimenti importanti e/o ‘sensibili’, principio fondamentale, non solo a tutela degli interessati direttamente coinvolti nelle decisioni, ma per promuovere il controllo attivo della ‘pubblica opinione’ sugli atti e le azioni dell’amministrazione. E ancora: ottimizzare la qualità del portale del Comune che agevoli l’accesso e la ricerca di informazioni; trasparenza sulle nomine che spettano al sindaco, per rendere esplicito e comprensibile il progetto di competenza del nominando e rendicontazione periodica del nominato; anagrafe degli eletti che rappresenta un elemento basilare del percorso di trasparenza della Pubblica Amministrazione”.

Con seconda mozione, firmata anche dai consiglieri Simone Mantelli e Davide Mattiauda, il gruppo chiede un chiarimento della posizione dell’amministrazione rispetto al “problema palo/antenna e su come l’amministrazione vuole tenere aggiornata la popolazione sulla trattativa con l’operatore” e soprattutto “la creazione di una ‘consulta popolare’ per coinvolgere ufficialmente la cittadinanza sulla scelta da prendere sulla risoluzione della controversia”.

La mozione prende le mosse dalle petizioni con cui cittadini di Boissano e abitanti della zona hanno chiesto lo spostamento dell’antenna e le diverse richieste, avanzate dal comitato “Beallu Buinzan”, di aggiornamenti rispetto alla negoziazione tra Comune e operatore proprio per il trasferimento della struttura.

Senza dimenticare “le richieste dei cittadini rispetto alle delibere e ai relativi allegati relative al piano di regolamentazione per il posizionamento di stazioni radio e telecomunicazioni e la diffida dell’avvocato Federico Smerchinich riguardante il difficoltoso procedimento di accesso agli atti” e gli inviti del difensore civico regionale a trasferire l’impianto altrove.

“Ad oggi non ci sono notizie certe e/o documentate circa la trattativa tra operatore ed amministrazione per la risoluzione della controversia scaturita dal posizionamento del palo antenna in via Zurmagli”, notano i consiglieri. Che però vogliono valutare come un’ipotesi reale “la volontà dell’amministrazione di trattare con l’operatore, al fine di trovare la soluzione ottimale per venire incontro, non solo alle richieste della minoranza e del comitato, ma ad una più ampia opportunità di condivisione con la cittadinanza dei temi relativi al rispetto del paesaggio, dell’ambiente e delle procedure e normative che hanno portato il Comune di Boissano a dotarsi di un piano che regolamenta tali installazioni. Per un argomento e una pratica di tale impatto sulla vita dei cittadini è indispensabile (per il bene della partecipazione politica, della condivisione di intenti, dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione) coinvolgere a tutti i livelli e con tutti i mezzi a disposizione la cittadinanza”.

La mozione impegna sindaco e giunta “a chiarire ufficialmente la posizione dell’amministrazione sulle volontà, gli indirizzi e le proposte che è disposta a promuovere circa lo spostamento del palo antenna di via Zurmagli; chiarire le modalità con cui l’amministrazione intende fornire alla cittadinanza le necessarie informazioni sulla trattativa eventualmente avvenuta con l’operatore circa lo spostamento del palo antenna”.

Inoltre, il documento impegna l’amministrazione a promuovere “la ‘consultazione della popolazione’ attraverso la formazione di un assemblea permanente regolamentata con delibera di consiglio comunale, composta da organi eletti, cittadini ed eventualmente se necessario dipendenti comunali e consulenti esterni, al fine di agevolare la procedura migliore, per il Comune di Boissano, relativamente alla trattativa con l’operatore circa lo spostamento del palo antenna di via Zurmagli. Il tutto nella più ampia e condivisa partecipazione dei cittadini, in accordo con lo Statuto del Comune di Boissano e nello specifico con gli articoli 53, 54 e 55”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.