Politiche giovanili

Servizio civile, approvata in Regione versione aggiornata della legge del 2006: tra le novità il cambio del range d’età

Assessore Ferro: "Ai giovani uno strumento migliore e al passo con i tempi"

Liguria. Con 18 voti a favore (maggioranza) e 7 astenuti è stato approvato il Disegno di legge 132 “Disciplina del Servizio civile regionale”. Scopo della legge è valorizzare la cultura della pace, della non violenza e della solidarietà e tutte le occasioni per lo sviluppo della comunità e per garantire la promozione di comportamenti di impegno sociale non armato.

Il provvedimento, inoltre, promuove la partecipazione dei giovani attraverso percorsi di cittadinanza attiva per accrescere il benessere individuale e della società, promuovere nei giovani il senso di appartenenza e di partecipazione alla comunità regionale, valorizzare e potenziare le competenze dei giovani per favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro, contribuire alla salvaguardia del patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale, promuovere il diritto alle pari opportunità e il consumo consapevole e l ‘economia solidale. Alla legge possono concorrere finanziamenti statali.

Diverse le novità introdotte partendo dal fondamentale ampliamento della fascia di età a cui si rivolge il servizio: dal range 16-29 anni si passa a quello 15-30 anni. Vanno poi aggiunti: l’individuazione dei giovani quali soggetti attivi del servizio civile regionale, l’inserimento tra gli ambiti di intervento di tematiche innovative che di volta in volta possono essere individuate con la programmazione triennale e la creazione di un elenco nel quale possono iscriversi volontariamente i giovani dopo aver prestato servizio civile regionale e universale per implementare reti giovanili con le quali le istituzioni, e non solo, possono interloquire su tematiche di interesse.

L’assessore alle politiche giovanili Simona Ferro ha rilevato l’importanza del servizio civile per le giovani generazioni in quanto permette di sviluppare nuove competenze e una coscienza civica. Rispetto al disegno di legge Ferro ha spiegato che il testo rende questo strumento ulteriormente agile e flessibile per permettere ai giovani di sviluppare esperienze diversificate e seguire processi di apprendimento personalizzati: “Sono orgogliosa di aver portato a compimento un lavoro davvero rilevante per i giovani liguri” dichiara l’assessore regionale alle Politiche Giovanili Simona Ferro.

“Con il sempre prezioso contributo degli uffici abbiamo ascoltato tutti i vari soggetti interessati per redigere con loro il miglior disegno possibile e arrivare poi ai passaggi in Giunta, Commissioni, con l’ultimo emendamento approvato che ha esteso il servizio civile anche ai giovani che frequentano i Centri provinciali di istruzione degli adulti (CPIA) e i percorsi d’istruzione di secondo livello, e oggi finalmente in Consiglio. Diamo ai ragazzi uno strumento migliore e al passo con i tempi, mettendo in pratica tutte le indicazioni raccolte in 15 anni di servizio, ne rafforziamo l’identità come metodo sicuro di partecipazione e coinvolgimento dei giovani nella vita attiva della società e del suo progresso, con percorsi di apprendimento continui e innovativi” conclude.

Da segnalare che la nuova disciplina si apre anche concretamente al mondo del lavoro prevedendo la possibilità per i giovani di accedere al processo di individuazione e validazione delle competenze acquisite grazie al servizio civile che con questa nuova base normativa potrà accedere ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

In merito all’approvazione del ddl 132, Stefano Balleari, capogruppo FDI in Regione, afferma la propria soddisfazione: “Finalmente il Servizio Civile Regionale si adegua ai bisogni del presente. Viene estesa la platea dei beneficiari e si allarga questa opportunità ai giovani adulti aderenti ai Centri provinciali di istruzione degli adulti (CPIA), oltre a coloro che frequentano percorsi di istruzione di secondo livello (ex serali)”.

In tal senso è stato importante un emendamento dello stesso capogruppo di FDI, approvato lunedì scorso in Commissione: “Il servizio civile regionale diventa così un’occasione per neet e giovani adulti in cerca di occupazione per attivarsi nel sociale e allo stesso tempo, consente di percepire una retribuzione e di sviluppare competenze specifiche utili per la propria formazione e che verranno riconosciute per un futuro sbocco professionale”, prosegue Balleari.

“L’approvazione del ddl di oggi, è parte di un percorso mirato all’attuazione di politiche attive e di inclusione sociale, che non lascino indietro nessuno dei nostri giovani e – allo stesso tempo – consentano loro di mettersi in gioco, al contrario di sussidi fini a sé stessi che non hanno generato lavoro”, conclude.

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), presidente della I Commissione Affari generali, istituzionali e Bilancio, ha illustrato il disegno di legge evidenziandone le novità

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha annunciato l’astensione del gruppo precisando che in commissione il gruppo ha votato a favore solo rispetto alla richiesta della clausola valutativa per verificarne l’efficacia della legge entro i primi 18 mesi della sua applicazione.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa) ha condiviso le obiezioni rispetto al disegno di legge sollevate da Rossetti e ha sottolineato che nella sua formulazione il provvedimento non avrà una reale efficacia, in quanto non ci sono risorse sufficienti.

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