Savona. Un comitato di cittadini con l’obiettivo di abolire il Green Pass e creare un istituto di farmaco-vigilanza attiva presso le aziende produttrici di vaccini. E’ nato in queste ultime ore a Savona. Prosegue quindi, dopo la manifestazione di ieri pomeriggio in Piazza Sisto IV, l’attività di quei cittadini contrari alla certificazione verde.

“Il comitato – spiegano – è aperto a tutte le parti della società civile pur nascendo da un gruppo di insegnanti e operatori della scuola: rivendica il ruolo essenziale della cultura; esprimere dubbi, dar voce alla pluralità delle interpretazioni, sviluppare senso critico e analisi dell’esistente. Vuole rimettere al centro della riflessione il tema della felicità fortemente compromesso da un anno e mezzo di stato di emergenza: non è possibile operare nel mondo della cultura – e in qualsiasi mondo – sopraffatti dalla paura, dalle guerre (reali o percepite), dalla precarietà, dalla diseguaglianza e dalle discriminazioni, economiche e sociali. Condizioni che nascono anche dalle misure adottate quali le chiusure degli spazi pubblici, il coprifuoco, il distanziamento/confinamento. Una realtà che voglia dirsi culturale rifiuta questo degrado, applica gli strumenti della logica e della ragione, individua le contraddizioni e invita alla riflessione”.

Il Comitato si oppone “all’oppressivo clima bellico, alimentato tramite la retorica e la narrazione sistemica degli ultimi diciotto mesi che ha contribuito all’imposizione di uno strumento liberticida come il certificato verde dapprima riguardante il personale sanitario (‘eroe’ quando serve e ‘assassino’ quando non collabora) quindi quello della scuola e università e presto esteso alla totalità dei lavoratori. Questo strumento, per ammissione di chi lo ha promosso e poi imposto non è certo sanitario e mira a introdurre in modo surrettizio l’obbligo vaccinale per tutta la popolazione (che viene esasperatamente divisa in ‘buoni’ e ‘cattivi’) e contemporaneamente ad avanzare in modo spedito nel processo di digitalizzazione della società e dei rapporti che la definiscono”.

Il comitato si propone di “evidenziare le molte contraddizioni evidenziate dall’agire governativo e diffuse tramite i mass media per favorire consapevolezza e sviluppare critica, promuovendo incontri sul territorio con enti ed esponenti del mondo culturale, cercando di coinvolgere più persone e realtà possibili nella sua attività”. Si pone quindi tre ordini di obiettivi. A breve termine il riconoscimento del test sierologico per accedere a tutte le attività lavorative, ricreative e sportive; a medio termine l’abolizione del Green Pass, l’istituzione di un istituto di farmaco-vigilanza attiva presso le aziende produttrici di vaccini e il rispetto della libertà di scelta sulla vaccinazione anti-covid 19; a lungo termine “promuovere una riflessione approfondita sullo scenario attuale e la correlazione con snodi fondamentali come strategia vaccinale e sanità, cura della persona e retorica mediatica, digitalizzazione e impoverimento della scuola”.

“Non intendiamo essere complici di una scuola e di una società digitalizzata, asociale, emergenziale che veicola paura, discriminazione, omologazione ed esclusione senza considerare i drammatici effetti – sociali, politici, psicologici – che determina e che causerà nella società di domani. La scuola non deve essere semplicemente specchio della società ma una palestra per la crescita e miglioramento della società stessa” concludono.