Golf

Campionato Open “Noberasco”: 51 concorrenti superano il taglio, Andrea Maestroni solo al comando

Andrea Perrino, migliore di giornata, affianca Matteo Manassero in seconda posizione

Garlenda. Andrea Maestroni è rimasto da solo al comando con 138 colpi (67 71, -6) nel campionato nazionale Open “Memorial Cavaliere del Lavoro ‘Gin’ Noberasco”, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso ligure del Golf Club Garlenda (par 72).

Ha perso contatto Matteo Manassero, che lo affiancava in vetta dopo un turno e ora secondo con 140 (67 73, -4) insieme ad Andrea Perrino (76 64), rinvenuto con un 64 (-8) miglior parziale di giornata. Al quarto posto con 141 (-3) Corrado De Stefani, al quinto con 142 (-2) Marco Bernardini, Marco Archetti e il brillante amateur Jacopo Vecchi Fossa, all’ottavo con 143 (-1) Alessandro Tadini, Nino Bertasio, Enrico Di Nitto e Andrea Zanini.

Accusano ritardo Lorenzo Gagli, 16° con 146 (+2), Emanuele Canonica e Filippo Bergamaschi, 36esimi con 151 (+7). Si stanno comportando molto bene i dilettanti, dei quali undici, sui venti alla partenza, hanno superato il taglio. Sono in buona posizione Luca Cianchetti, 12° con 145 (+1), Michele Ortolani, stesso score di Gagli, Federico Zuckermann e Takayuki Matsui, 20esimi con 148 (+4).

Il campionato nazionale Open “Memorial Cavaliere del Lavoro ‘Gin’ Noberasco”, evento più longevo del calendario nazionale, nato nel 1935, giunto alla 76ª edizione e secondo per importanza solo all’Open d’Italia, ha aperto la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di otto tornei che si svolgono sul territorio nazionale, sette internazionali e uno italiano, gestito dal comitato organizzatore open professionistici di golf della Fig, di cui è presidente Alessandro Rogato e direttore Barbara Zonchello, e rientra nel quadro dei festeggiamenti previsti dal Golf Club Garlenda per onorare i cinquant’anni di vita.

Il taglio caduto a 152 (+8) ha lasciato in gara per gli ultimi due giri 51 concorrenti. I quaranta professionisti si contenderanno il montepremi di 50.000 euro dei quali 7.250 gratificheranno il vincitore. Nei giorni di manifestazione, pro am compresa, l’ingresso per il pubblico è gratuito.

Andrea Maestroni è partito dalla buca 11 e ha segnato nella prima parte del tracciato due birdie e due bogey, poi ha recuperato un colpo nel rientro con due birdie e un bogey per il 71 (-1). “Lo score di giornata mi soddisfa – ha dichiarato -, visto che avevo avuto un inizio difficoltoso. Il campo è cambiato rispetto a ieri e i fairway erano molto duri. Non regala niente, è molto tattico e occorre la giusta strategia perché appena commetti un errore ti punisce. Non ho puttato come nel primo giro, ma soprattutto non sono stato a volte efficace con i secondi colpi, poiché non sono quasi mai riuscito a porre la palla vicino alla bandiera. Ho comunque sfruttato i par 5”.

Stesso tee di avvio per Manassero che ha messo insieme un eagle, un birdie e un bogey prima del giro di boa, poi sono arrivati tre bogey per il 73 (+1). “Forse – ha detto – ho giocato meglio di ieri, però ho avuto una giornata storta sui green. Ho imbucato pochi putt. Nelle seconde nove buche mi sono espresso veramente bene e ho segnato un +3. Sembra strano a dirsi, però è così. Il golf fa innervosire, ma questo è il risultato e bisogna tenerselo. Oggi ho avuto almeno sette chances da birdie sotto i quattro metri e le ho mancate. Potevo veramente realizzare uno score piuttosto basso”.

Perrino è stato il protagonista della giornata con il 64. Un eagle e quattro birdie per un parziale di 30 (-6) in uscita e tre birdie e un bogey per completare la sua volata. Ha spiegato: “Ho pensato a giocare colpo per colpo cercando di fare il meglio possibile. Ieri mi ero espresso abbastanza bene, ma con qualche errore di troppo e, inoltre, non sono stato molto fortunato con il putter. Poi mio cugino mi ha visto effettuare alcuni colpi sul green e mi ha dato dei consigli che sono risultati determinanti. In ogni caso tutta la mia famiglia e qui e mi sta sostenendo tanto. Il campo non è per nulla facile: devi essere molto preciso e soprattutto mettere la palla vicino alla buca per avere una possibilità di birdie, perché i green sono duri e non perdonano. Sono stato bravo a ottimizzare il mio gioco”.

Nelle foto: Andrea Perrino e Andrea Maestroni.

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