Savona. E’ attesa per venerdì una decisione sulla richiesta di attenuazione della misura cautelare per Mauro Mellonio, la guardia giurata dell’Ipercoop di Savona finita in manette con il collega Alessandro Anselmo (ora ai domiciliari) con l’accusa di tentata violenza sessuale aggravata, tentata concussione e violenza privata aggravata nei confronti di una studentessa ventenne. Venerdì mattina l’istanza dell’avvocato di Mellonio, il legale Roberto Incorvaia, sarà infatti discussa davanti al tribunale del Riesame di Genova.
Se il ricorso contro l’ordinanza cautelare presentata dal difensore venisse accolto anche Mellonio, come già successo al suo collega, potrebbe beneficiare di un allegerimento della misura che non gli era invece stato concesso dal gip Donatalla Aschero. I domiciliari erano invece stati concessi ad Anselmo subito dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale l’addetto alla sicurezza (assistito dagli avvocati Fabrizio Barbano e Monica Arnaldo) aveva fatto importanti ammissioni. La guardia giurata, di fatto, avrebbe fornito degli elementi che hanno avvalorato la versione della ragazza (che era stata fermata insieme al fidanzato dopo il furto di una cover per cellulare). Dalla sua audizione sarebbero emersi dei particolari utili per consolidare la credibilità della studentessa.
Mellonio invece davanti al gip aveva negato con fermezza le accuse. Il vigilante aveva sostenuto di non aver fatto alcuna avances alla ragazza, che al contrario accusa i due addetti alla sicurezza di averla molestata facendole intuire che la denuncia per furto si poteva evitare con un “bacio” e uno “spogliarello”, per poi farle una richiesta più esplicita di prestazione sessuale.
Un ricatto sessuale che aveva poi generato il “raid punitivo” contro le due guardie da parte del papà e dello zio della ragazza. Un pestaggio che era avvenuto all’ingresso dell’Ipercoop di Savona davanti a decine di clienti. Da quell’episodio erano partite le indagini che sono poi sfociate nella denuncia della ragazza e nell’arresto di Mellonio e Anselmo.