domenica
10
Novembre
2019

“Don Pasquale” – La forza di Donizetti attraverso il dialogo tra le generazioni

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10
Novembre
2019

Un capolavoro immortale che si trasforma sul palcoscenico nella materia viva di un dialogo tra le generazioni: sono alcuni degli “ingredienti” più importanti del “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti che domenica 10 novembre alle ore 15:30 l’Opera Giocosa di Savona metterà in scena al “Chiabrera”, illuminando un’altra stella di “Bella, siccome un angelo”, la stagione autunnale dell’unico teatro lirico di tradizione del Nord Ovest.

Ambientato in una dancing anni ’50 con parecchi cartelloni che rimandano all’epoca e alla stessa Savona e con don Pasquale che si richiama apertamente nelle fattezze alla figura di Fred Buscaglione, l’opera di Donizetti acquista valenze che vanno al di là dei grandi temi affrontati dal capolavoro del genio bergamasco.

Le schermaglie amorose, la difficoltà dello stesso don Pasquale di accettare il tempo che passa anche nella ricerca dell’amore stesso, il rapporto – confronto generazionale con il nipote Ernesto e la figura di Norina, che rappresenta l’amore e la gioia di vivere al femminile contro gli schemi della società del proprio tempo, saranno soltanto alcune delle chiavi dinamiche di un meccanismo perfetto che rende l’allestimento uno spettacolo nello spettacolo.

Oltreché per la eccezionale bravura degli interpreti il “Don Pasquale” in veste savonese si fa apprezzare anche per un messaggio importante che va al di là del palcoscenico. I giovani del Liceo Scientifico “Orazio Grassi”, coinvolti nel progetto di alternanza scuola – lavoro, e “i ragazzi di un tempo” dell’associazione Auser sono la testimonianza di un dialogo intergenerazionale che coinvolge anche lo spettatore, insieme alla bella sinergia tra i protagonisti sulla scena che si respira in ogni momento.

Domenico Colaianni (don Pasquale), Simone Alberghini (dottor Malatesta), Francesco Castoro (Ernesto), Giulia Bolcato (Norina), Riccardo Montemezzi (un notaro) trovano nella regia di Stefania Panighini l’elemento per esprimere al meglio le proprie doti artistiche, così come l’Orchestra Sinfonica di Savona e il Coro del Teatro dell’Opera Giocosa, diretti rispettivamente dal maestro Giovanni Di Stefano e GianLuca Ascheri, Un tutt’uno che verrà esaltato dalle scene di Andrea De Micheli e dai costumi di Veronica Pattuelli.

“Per l’ambientazione ci siamo ispirati al film ‘Ballando, ballando’ di Ettore Scola e alle rotonde sul mare degli anni ’50 – racconta la regista Stefania Panighini – Norina rappresenta la realizzazione dei sogni e dell’amore, il confronto tra don Pasquale, un po’ Fred Buscaglione, ed Ernesto, un po’ Elvis Presley, con tutte le implicazioni dell’elemento di rottura con la tradizione che rappresentò in quegli anni, sono invece l’elemento trainante dell’incrocio tra le generazioni che gli under 18 e gli over 65 portano sulla scena con il loro modo differente di guardare e vivere la musica. Il piacere che hanno avuto tutti nel lavorare insieme si percepisce e rende ancora più affascinante l’opera di Donizetti”.

“Oltre al suo immenso e intrinseco valore artistico questo ‘Don Pasquale’ è l’ennesima dimostrazione della forza dei linguaggi che soltanto la collaborazione tra le realtà più differenti possiede e può esprimere, rendendolo un bene condiviso tra le generazioni un patrimonio immortale come quello della lirica acquista nuova linfa”, sottolinea Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa.

“Il progetto dell’Opera Giocosa non è solamente culturale ma assume una valenza più estesa – commenta Claudio Gilio, presidente e direttore dell’Orchestra Sinfonica di Savona – Il coinvolgimento di ‘pezzi’ della città ha come obiettivo offrire un valido contributo al welfare cittadino. L’Orchestra Sinfonica torna dopo anni a collaborare con il teatro lirico con entusiasmo e lo spirito collaborativo che la contraddistingue. Elementi imprescindibili per il tentativo ricostruire un completo polo musicale produttivo a Savona, possibilità che solamente il teatro d’opera, grazie alla sua completezza, può offrire”.

La biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’orario previsto delle recite. Per informazioni e acquisti online si possono contattare la biglietteria stessa o l’Opera Giocosa via e-mail. Con 5 € c’è anche la possibilità di offrire un biglietto sospeso ad un giovane di età compresa tra i 10 e i 26 anni, lasciandolo pagato in biglietteria.

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