Albenga/Loano. Circa 800 chili di peso, per 300 metri di lunghezza e 5 metri cubi di volume. Si può misurare con questi numeri la quantità di “reti fantasma” (cioè le reti da pesca abbandonate sui fondali marini e lungo le coste) recuperata nei giorni scorsi dai militari del 5^ Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di stanza a Genova, supportati da personale e mezzi della Capitaneria di Porto di Savona e nello specifico dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Loano Albenga. All’operazione hanno preso parte anche il Marina Diving di Loano, la Marina di Loano ed i pescatori loanesi, oltre alla Soprintendenza. I risultati dell’operazione sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi allo Yacht Club Marina di Loano.
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