Savona. Una “Casa” che faccia da “base operativa” e dove i riders possano ritrovarsi, ripararsi, usufruire di servizi igienici, di una presa di corrente e quindi godere di almeno una parte di quei diritti che, ad ora, sono loro negati. E’ questo il progetto a cui si sta lavorando a Savona e che vede coinvolti il Comune, le “Le Officine”, i rappresentanti di Nidil-Cgil (il nuovo sindacato che si occupa anche dei riders) ed i tantissimi ragazzi che si occupano di effettuare le consegne a domicilio. Questa mattina una delegazione di riders savonesi ha partecipato alla manifestazione svoltasi davanti alla prefettura di Savona e organizzata dalle sigle sindacali per sensibilizzare le istituzioni rispetto al problema della sicurezza sul lavoro. Un problema che, come detto, riguarda anche e soprattutto la “nuova categoria” dei riders, costretti a lavorare con mezzi propri e in ogni condizione meteo.
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