Nel 2022 la provincia di Savona cresce del +4,7%, l’appello di Unione Industriali Savona: “Il 2023 sia l’anno del fare”

Savona. Luci e (poche) ombre per l’economia savonese nel 2022. Savona risulta la seconda provincia d’Italia (al pari di Verona) per crescita del valore aggiunto: segue Milano con il +4,7% sul 2021. I primi nove mesi del 2022 indicano un forte recupero dei posti di lavoro (rispetto al 2020) in particolare nel settore turismo, logistica, industria e costruzioni. Invece, l’aumento di ore di cassa integrazione nell’ultimo trimestre di quest’anno fa pensare a una frenata dell’occupazione nel prossimo anno ma godrà ancora della spinta propulsiva di quest’anno.

Sono i dati presentati da Alessandro Berta, direttore di Unione Industriali Savona. Il direttore Berta ha commentato: “Senza il problema del caro energia avremmo avuto un 2023 da record. Ci sono un paio di situazioni critiche: Funivie e Piaggio. Entrambe ora attenzionate dai ministeri competenti. I numeri del 2022 i dati ci dicono che la provincia di Savona ha retto alla pandemia”.

Il presidente di Unione Industriali Angelo Berlangieri sottolinea alcune peculiarità (negative) del savonese: “Alle difficoltà nazionali ci sono problemi che riguardano solo la nostra provincia. In particolare, il gap infrastrutturale e l’inverno demografico. I numeri ci dicono che le imprese hanno fatto il loro dovere mettendoci coraggio e investimenti. La logistica soffre a causa dei cantieri sulle autostrade. Per Berlangieri non c’è più tempo per la messa a terra degli investimenti: “Nel 2023 non si può più aspettare, non può essere l’anno delle promesse, deve essere l’anno in cui si comincia a fare.

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