Chiacchiere sportive

Zaniolo, la magia della Champions e l’Italia degli sport invernali; Cuneo-Pro Piacenza, tutto regolare?

La competizione calcistica più amata è finalmente tornata regalandoci una marea di emozioni, mentre nel Girone A della Serie C è stata disputata una partita folle

L’astro nascente Zaniolo, la magia della Champions e l’Italia degli sport invernali; Cuneo-Pro Piacenza, tutto regolare?
L’astro nascente Zaniolo, la magia della Champions e l’Italia degli sport invernali; Cuneo-Pro Piacenza, tutto regolare?

Sofia Goggia

Sport invernali. Questo weekend si sono conclusi i mondiali di sci alpino, disputatisi ad Are (Svezia) dal 4 al 17 febbraio. La competizione ha riservato luci e ombre per la squadra italiana che ha raccolto tre medaglie totali: l’oro di Dominik Paris e l’argento di Sofia Goggia in SuperG, il bronzo nel team event (format che prevede una gara a squadre, due uomini e due donne, contrapposte in uno slalom gigante parallelo) conquistato da Irene Curtoni, Lara Della Mea, Simon Maurberger e Alex Vinatzer nella finale terzo-quarto posto contro la Germania. Risultati deludenti nelle prove tecniche (slalom speciale e slalom gigante), con la “nostra” Federica Brignone (il cui papà è savonese) solo quinta nella sua specialità preferita, il gigante. Anche nella discesa libera, sia maschile che femminile, ci si aspettava qualcosa di più da Goggia e Paris che non sono riusciti a portare la bandiera italiana sul podio iridato.

Ma nello stesso periodo, nell’ultimo mese, gli sport invernali hanno regalato altre gioie agli atleti azzurri: l’oro nella gara a squadre-mista agli europei di slittino; la doppietta di Federico Pellegrino (primo) e Francesco De Fabiani nello sprint dello sci di fondo in coppa del Mondo (Chicco, soprannome del primo, secondo qualche giorno prima); ai mondiali di snowboard argento per Rolald Fishnaller nello slalom parallelo, bronzo per Emanuel Perathoner e Michela Moioli (sul podio anche in coppa del Mondo qualche giorno più tardi) nel cross, argento per la stessa Moioli in coppia con Omar Visintin nella gara a squadre di cross; due bronzi negli europei di pattinaggio di figura; tre vittorie consecutive per Martina Valcepina nella coppa del Mondo di short track che le sono valse il secondo posto della classifica generale di specialità, oltre al podio (secondo posto) in staffetta, replicato dalla terza posizione della staffetta maschile; la vittoria di Sandra Robatscher in una tappa della coppa del Mondo di slittino, prima donna italiana dopo 23 anni di astinenza; il trionfo di Dorothea Wierer e Lucas Hoffer nella staffetta singola mista di biathlon (per l’azzurra vittoria in tutti i format del biathlon, terza atleta della storia a riuscirci). Da menzionare la fantastica stagione del biathlon femminile, con le nostre Lisa Vittozzi e proprio Dorothea Wierer, in testa nella classifica generale con rispettivamente 713 e 706 punti, con un vantaggio di una settantina di punti sulla più diretta inseguitrice, ma in lotta anche per le diverse classifiche di specialità.

L’astro nascente Zaniolo, la magia della Champions e l’Italia degli sport invernali; Cuneo-Pro Piacenza, tutto regolare?

Dorothea Wierer

Questi sono alcuni dei risultati più rilevanti delle tante discipline su neve e ghiaccio, con un finale di stagione tutto da seguire. Da qui alla fine di marzo, tutte le diverse discipline degli sport invernali termineranno le gare. Nel frattempo si svolgeranno anche i mondiali di short track (pattinaggio su ghiaccio di velocità) dall’8 al 10 marzo e quelli di sci nordico, con lo sci di fondo e il salto, a partire da mercoledì.

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Federico Pellegrino

Tutti questi eventi degli sport invernali si possono seguire grazie a “mamma” Rai, che trasmette le discipline sulla neve e sul ghiaccio sul canale Rai sport (57 del digitale terrestre e 227 per gli abbonati a Sky). Mentre per chi possiede Sky o Mediaset Premium tali manifestazioni sportive sono visibili anche su Eurosport. Una buona copertura televisiva che permette agli appassionati di gustarsi lo spettacolo offerto da quasi tutti i meravigliosi sport della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), sebbene spesso, in particolare sulla Rai, vengano messi in secondo piano preferendo la trasmissione di altri sport caratterizzati da un pubblico maggiore. Stesso discorso si può fare sull’attenzione mediatica riservata a tali discipline, considerate minori: i quotidiani cartacei e i siti sportivi, i pochi telegiornali sportivi presenti sui canali televisivi, tendono a denigrare gli eventi sportivi invernali, o comunque a riservar loro una posizione sempre di secondo piano. Una piccola eccezione è rappresentata dallo sci alpino che gode di un seguito e di un’attenzione maggiore. Ma anche tale disciplina fa veramente notizia solo quando uno degli atleti italiani vince una gara, non ricevendo un costante e primario interesse da parte dei media.

L’astro nascente Zaniolo, la magia della Champions e l’Italia degli sport invernali; Cuneo-Pro Piacenza, tutto regolare?

Certamente chi è veramente appassionato sa dove andare a reperire le notizie e conosce siti e quotidiani che solitamente rendono conto di risultati e classifiche di tutti questi sport (o almeno quasi tutti…). Ma in questo modo non si favorisce la crescita e la diffusione dello slittino, piuttosto che del curling o del salto con lo sci. Discipline invernali che sicuramente non potranno mai essere considerate tra gli sport principali del nostro Paese (in quanto praticati solo nelle regioni collinari e montane del centro nord e vincolati da un clima specifico). Tuttavia in questa maniera non gli si riserva l’attenzione che meritano di avere, considerando anche la competitività degli atleti azzurri, tante volte tra i più forti al mondo.

Si spera che le eventuali Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026 possano aiutare a far crescere il seguito e l’interesse di questi sport. Un’attenzione non saltuaria ed episodica concernente eventi rilevanti, come le Olimpiadi, ma un costante interessamento dello sviluppo di questi sport, sperando che l’informazione sportiva di qualità possa crescere ancora sotto questo punto di vista, superando il monopolio conquistato dal calcio.

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