Le chiacchiere sportive

Serie A, il governo ha deciso: si riparte!

Sabato 20 giugno semaforo verde

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Ufficialità. Abbiamo atteso per settimane, ma alla fine la Figc e il governo hanno trovato l’accordo sperato: il 20 giugno ripartirà il football nostrano. Prima la Coppa Italia, con il 17 giugno come data indicata della finale, poi dal 20 spazio ai recuperi della 25esima giornata di Serie A (weekend nel quale erano state rinviate le prime partite a causa covid-19).

Dopo innumerevoli polemiche e schermaglie si è quindi optato per il giocare, prediligendo il modello tedesco rispetto a quello francese. Anche in Premier League e in Liga si è deciso di riprendere, perché dopotutto il significato da attribuire a questa “fase 2” sarà proprio la rinascita.

Una nuova epoca calcistica certo, ma anche e soprattutto un nuovo periodo per tutti noi, che dopo mesi di brutti pensieri e cattive notizie potremo tornare a discutere delle prodezze di Ronaldo e Messi o dell’evidente errore arbitrale commesso in una determinata occasione.

Come vi abbiamo raccontato, le regole saranno diverse e anche l’atmosfera non sarà la stessa per i giocatori. Stadi vuoti, strette di mano proibite, esultanze a distanza e tanto altro ancora. Ai giocatori però poco importa, dopotutto a loro è mancato poter scendere in campo quasi quanto a noi vederli giocare.  

Gli allenamenti sono già ripresi da ormai quasi due settimane e, dal 20, vedremo se i calciatori avranno avuto il tempo sufficiente per acquisire una forma fisica adeguata. Le temperature saranno torride e gli impegni ravvicinati; un ruolo importante lo svolgeranno quindi anche le riserve.

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Ci sarà probabilmente spazio per tutti e, grazie a questo stravolgimento, cambieranno probabilmente anche alcuni equilibri che si erano creati prima dello stop. Riuscirà la Lazio con i soliti 11 a tenere testa ad una Juventus agguerrita e soprattutto ricca di risorse provenienti dalla panchina? E ancora, riusciranno Milan e Roma a mantenersi in zona Europa nonostante non abbiano riserve all’altezza dei titolari?

Solo il tempo ce lo dirà, ma vi assicuro che solo il poter tornare a porre questi interrogativi è una gioia per un appassionato come me. Il rischio è sicuramente alto e in caso di nuovi positivi in qualche formazione probabilmente verrebbe decretata la fine della stagione 2020/2021, ma mi auguro che questo non accada per poter tornare a svagarmi per qualche ora guardando il mio sport prediletto.

Dispiace però che per alcuni questa notizia non sia stata accolta come una festa e, anzi, le polemiche siano state feroci. Inter, Juventus e Milan per esempio non hanno perso tempo e, poche ore dopo l’annuncio della ripartenza con la Coppa Italia, hanno manifestato il loro dissenso.

I più agguerriti sono apparsi i nerazzurri che, in caso di finale, dovrebbero disputare tre incontri in meno di una settimana. Conte e Zhang però non ci stanno e hanno già minacciato di mandare a Napoli la primavera per giocare la semifinale di ritorno. Vedremo cosa accadrà, ma una bagarre di questo tipo sicuramente non aiuta in questo momento.

Passiamo però ora ad analizzare la situazione di alcune squadre, parlando del nuovo calendario e ricordando dove eravamo rimasti.

Finalmente calcio italiano! Il governo ha deciso, si riparte

La Juventus come da abitudine guida la classifica, con la Lazio ad un solo punto di ritardo. Vi è poi l’Inter più distaccata dopo lo scontro diretto, prima della pausa forzata che aveva visto i bianconeri vittoriosi.

La lotta Champions vede invece impegnate Atalanta e Roma, mentre Napoli, Milan, Verona, Bologna e Parma proveranno a conquistarsi punto dopo punto la partecipazione alla prossima Europa League.

Per quanto riguarda la salvezza, Brescia e SPAL sembrano avere poche speranze, mentre Torino, Sampdoria, Genoa , Lecce e Udinese dovranno sudare per rimanere nella massima serie.

Arriviamo ora a parlare del nuovo calendario nel quale sono state decise tre fasce orarie nelle quali far disputare le partite: 17:15, 19:30 e 21:15. Se per gli ultimi due turni non dovrebbero esserci troppi grattacapi, lo stesso discorso non vale per il primo, oggetto di aspre polemiche, soprattutto da parte dell’associazione italiana calciatori.

Tema della disputa sono le forti temperature estive che secondo Tommasi (presidente dell’AIC) metterebbero a rischio la tenuta fisica e la salute dei giocatori. Oggi verrà presentato il calendario definitivo e ne sapremo di più.

Finalmente calcio italiano! Il governo ha deciso, si riparte

Nel frattempo speriamo che le pay Tv possano trovare un accordo per trasmettere almeno i gol in diretta su qualche emittente nazionale: sarebbe un bello spot per la ripartenza del calcio e soprattutto un aiuto a chi un abbonamento per sostenere la sua squadra del cuore non può permetterselo.

Vedremo come si evolveranno queste piccolezze, ma le briglie sono ormai sciolte: sta tornando la Serie A, il calcio italiano vuole riprendersi la scena!

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