Le chiacchiere sportive

Nove volte Juventus e arrivederci Serie A, ma quando torneremo a gioire per una vittoria della Ferrari?

I bianconeri sono riusciti a laurearsi ancora una volta campioni d’Italia, mentre la scuderia di Maranello continua a collezionare delusioni

Nove volte Juventus e arrivederci Serie A, ma quando torneremo a gioire per una vittoria della Ferrari?

Nove. Questa volta iniziamo la nostra chiacchierata con un numero che impressiona. Non fa paura e non porta sfortuna secondo i detti popolari, ma indica gli scudetti vinti consecutivamente da coloro che in Italia sembrano davvero non avere rivali. La Juventus infatti, per merito della vittoria ottenuta il 26 luglio contro la Sampdoria, è riuscita a laurearsi per la nona volta regina d’Italia, sbaragliando una concorrenza apparsa davvero in confusione dopo il terribile lockdown.

Inter e Lazio, secondo molti appassionati, avrebbero infatti dovuto tenere testa ai bianconeri fino all’ultima giornata, ma così non è stato. Le numerose occasioni sciupate hanno condannato le formazioni di Conte e Inzaghi, con gli allenatori costretti a fare mea culpa per i troppi punti persi per strada.

Se il calo dei biancocelesti era ipotizzabile a causa dei pochi innesti di livello presenti in panchina, la stessa cosa non si può dire per i nerazzurri, che si pensava potessero continuare a dare del vero filo da torcere a Ronaldo e compagni. I passi falsi contro le squadre di media classifica hanno però condannato gli uomini di Conte, arrivati comunque ad un solo punto di ritardo dai campioni d’Italia.

Ci sarebbe ora da aprire un capitolo sulle prestazioni europee delle compagini italiane, ma l’argomento è corposo e preferirei dedicargli un’intera chiacchierata. Continuerò quindi ad elogiare il grande traguardo raggiunto dalla Vecchia Signora. Dopotutto nessuna formazione dei migliori cinque campionati europei era mai riuscita a vincere per nove volte di fila il proprio campionato.

I più maliziosi sostengono che questo accada a causa della scarsa competitività della avversarie dei bianconeri, spesso e volentieri compagini alle quali è mancata la necessaria cattiveria. Personalmente credo che in alcune annate non sia stato così, ma per quanto riguarda questa stagione penso di potermi accodare alla teoria delle malelingue.

Il bel gioco che Sarri avrebbe dovuto portare dalle parti di Vivono non si è visto e anche i risultati hanno iniziato a mancare a causa di questa totale assenza, altro elemento che rafforza quindi l’idea sopraccitata. Inter, Lazio e, se vogliamo, anche l’Atalanta non sono state in grado di battere forse la Juventus peggiore degli ultimi anni, che è riuscita ad affermarsi soprattutto per merito dei singoli, Cristiano Ronaldo e Dybala su tutti.

Nove volte Juventus e arrivederci Serie A, ma quando torneremo a gioire per una vittoria della Ferrari?

Per non trasformare questa riflessione in un processo è però giusto rivolgere i più sentiti complimenti a Maurizio Sarri, allenatore che, nonostante le critiche, ha vinto la Serie A e l’Europa League nelle ultime due stagioni. Lo stile non sarà impeccabile e la sua idea di gioco necessita sicuramente di più tempo per essere messa in pratica, ma l’allenatore originario di Napoli ha dimostrato di sapere come si vince.

Il sessantunenne dopo tanta gavetta è riuscito a dimostrare al mondo intero che perseguendo i propri sogni con dedizione ed un pizzico di follia, questi si possono davvero realizzare. Dopotutto Sarri faceva il banchiere, ma nonostante questo è riuscito ad allenare e a vincere con il club attualmente più temuto d’Italia.

Tutt’altro discorso andrebbe fatto per quanto riguarda la gestione dello spogliatoio. È infatti notizia di pochi giorni fa quella dell’esonero del tecnico juventino a causa della prematura eliminazione dalla Champions League. Questa almeno è stata la motivazione fornita dalla società bianconera.

Nove volte Juventus e arrivederci Serie A, ma quando torneremo a gioire per una vittoria della Ferrari?

Molti però erano a conoscenza dei rapporti logorati tra Maurizio ed alcuni senatori dei bianconeri, fattore che probabilmente ha influito in maniera decisiva sulla decisione di sollevarlo dall’incarico. Al suo posto è già stata ufficializzata la “soluzione interna”: sarà Andrea Pirlo ad allenare la Vecchia Signora fino al 2022, scelta non gradita da molti tifosi, ma difesa con convinzione da Agnelli e dalla dirigenza.

Per concludere l’ultima chiacchierata sull’interminabile stagione 2019/2020 è corretto anche citare il Genoa. I rossoblù sono infatti riusciti ad ottenere la salvezza all’ultima giornata, condannando il Lecce alla Serie B. Milan, Roma e Napoli hanno invece concluso al meglio le rispettive stagioni, vincendo le ultime prove stagionali.

Ora qualche settimana di vacanza e poi si ricomincerà: il 19 settembre prenderà il via la stagione 2020/2021 e gli interrogativi sono già moltissimi. Vi stuzzicherò con il più scontato: riuscirà Andrea Pirlo a vincere con la Juventus anche da allenatore? A voi i commenti.

Nove volte Juventus e arrivederci Serie A, ma quando torneremo a gioire per una vittoria della Ferrari?

Ferrari a singhiozzo. Probabilmente è questa la frase fotografia dell’annata 2020 del Cavallino Rampante, iniziata con rosee aspettative e purtroppo praticamente già pronta per essere archiviata. Quest’anno la scuderia di Maranello non sta riuscendo in nessun modo ad essere competitiva, ormai sembra essere questo il triste leitmotiv.

Gran parte delle rimanenti speranze di gloria dei tifosi della Rossa venivano riposte sulle gare andate in scena a Silverstone, circuito pazzo che si sperava potesse regalare qualche gioia. Così però non è stato, con un Vettel sempre più in crisi e un Leclerc sempre pronto a limitare i danni, senza però mai riuscire a lottare per la vittoria finale.

Come se non bastasse tiene ora banco la questione del pilota tedesco: i rapporti tra lui ed il team sembrano ormai deteriorati, perché allora non salutarsi prima del termine della stagione? Il pragmatico Binotto continua a non creare allarmismi e a non dare troppo peso alla questione, ma i risultati disastrosi di Seb dovrebbero far scattare più di qualche allarme dalle parti di Maranello.

Dedichiamo ora però un commento sulle prestazioni sublimi di Charles Leclerc che, nonostante disponga di una vettura poco funzionale, sta riuscendo a farsi perdonare l’errore commesso nel Gp di Stiria (quando fece autoscontro con il compagno di scuderia). Il pilota monegasco ha incantato soprattutto nel weekend appena terminato. Il sabato la qualifica è stata difficile, ma il giovane campione della Rossa è riuscito a dare il meglio di sé durante la domenica, recuperando quattro posizioni e terminando la gara proprio a ridosso del podio. Il tutto compiendo una sola sosta.

Nove volte Juventus e arrivederci Serie A, ma quando torneremo a gioire per una vittoria della Ferrari?

Nel Gp di Gran Bretagna invece Charles era tornato sul podio dopo un lungo periodo di astinenza, posizionandosi dietro alle due Mercedes. Un dominio, quello delle Frecce d’Argento, messo in discussione soltanto nella gara del settantesimo anniversario da Max Verstappen, che con una super prova è riuscito nell’intento di dare un senso ad un Mondiale dominato in lungo e in largo da Hamilton e dalla scuderia di Toto Wolff.

L’attenzione ora è rivolta alla prossima gara che si svolgerà in Spagna, che porta con sé diversi interrogativi. Riuscirà Verstappen a ripetersi, oppure Hamilton confermerà il suo dominio incontrastato? Le Ferrari invece riusciranno finalmente a lottare per la vittoria? Le questioni sono queste, lascio a voi il compito di trovare le opportune risposte.

 

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