Elezioni young

Le promesse elettorali che riguardano i giovani da vicino – Prima parte

Università, affitti, servizio militare, affitti e assunzioni per gli under 30: queste alcune promesse elettorali che riguardano gli "young"

Le promesse elettorali che riguardano i giovani da vicino- Prima parte

E’ risaputo, l’Italia non è un paese per giovani: infatti, al netto di coloro che si recheranno effettivamente alle urne, i giovani al primo voto rappresentano solamente il 3% del corpo elettorale. Per capirci, se esistesse un ipotetico “Partito Dei Giovani”, questo rischierebbe seriamente di non superare la soglia di sbarramento del 3% non potendo così essere rappresentato in Parlamento. Si può spiegare in questo modo la quasi totale assenza del tema futuro dei giovani dal dibattito politico: dopotutto si sa che parlare di pensioni può fare leva su un’ampia fascia dell’elettorato, quella per l’appunto degli anziani, che oltre ad essere numericamente consistente si reca con maggiore affluenza alle urne.

In questo contesto però ci sono alcune proposte formulate dai partiti che hanno il merito di riguardare da vicino la vita reale delle giovani generazioni: vediamo quali.

Università gratuita
Una delle proposte principali di Liberi e Uguali, la lista capeggiata da Pietro Grasso, è stata quella di rendere gratuita l’istruzione dalla culla all’università, per puntare in questo modo sul futuro delle giovani generazioni. Questa proposta ha suscitato molte critiche, tra cui il fatto che a non pagare sarebbero stati anche coloro che in realtà avrebbero potuto permetterselo. I sostenitori della lista hanno fatto notare che invece i costi sarebbero stati sostenuti dalla fiscalità generale e che quindi chi ha redditi più elevati avrebbe contribuito maggiormente, anche i figli dei cittadini più facoltosi che non hanno bisogno di andare all’università o frequentano quelle private. Un’altra critica riguarda i costi che però dovrebbero attestarsi a circa due miliardi, ben al di sotto del tenore di altre promesse di queste elezioni.

Servizio militare obbligatorio
Ciclicamente torna di moda la vecchia e ormai abbandonata leva militare obbligatoria. Nella fattispecie è stato Matteo Salvini, frontman della Lega (non più Nord), a proporre di istituire nuovamente il periodo di servizio militare. Nelle intenzioni di Matteo Salvini il servizio militare avrebbe una funzione educativa per i giovani, a suo parere sfaccendati e poco abituati alle regole, oltre ad essere importante per la difesa nazionale. Gli oppositori hanno fatto notare che i giovani italiani già oggi entrano nel mondo del lavoro in ritardo rispetto ai coetanei europei e il servizio militare non farebbe che aumentare questo divario.

Una proposta simile è stata formulata dal Partito Democratico che però prevede un periodo di almeno un mese di servizio civile obbligatorio in sinergia tra scuola e terzo settore.

Affitto under 30
Nel programma del Partito Democratico è presente una misura rivolta ai giovani sotto i 30 anni per contrastare il cosiddetto fenomeno dei “mammoni” che in Italia sembra più massiccio rispetto al resto del mondo. I giovani italiani lasciano in media la casa dei genitori a 30 anni, quattro in più rispetto alla media europea. L’obiettivo appunto è quello di dare una possibilità ai giovani che vorrebbero andare a vivere da soli ma magari non hanno la disponibilità economica per farlo, di sostenere i costi di un affitto. Il partito di Matteo Renzi propone una detrazione fiscale del valore di 150 euro al mese a beneficio di tutti gli under-30 con un reddito fino a 30 mila euro e un contratto d’affitto sulle spalle.

Decontribuzioni assunzioni under 30
Fra le promesse di Berlusconi ce n’è una che riguarda direttamente i giovani, e in particolare le aziende che dovrebbero assumerli. Forza Italia ha proposto la decontribuzione totale per le aziende che assumono under 25 in modo stabile (di praticantato o primo impiego per almeno tre anni). Secondo Berlusconi questo sarebbe un provvedimento da mettere in campo immediatamente per contrastare la disoccupazione giovanile.

Si tratta del primo di due approfondimenti sulle proposte elettorali che abbiano al centro i giovani (poche per la verità). Appuntamento domani per la prossima “puntata”.

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