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I cinecomics: in cosa sbagliano?

Un'analisi generale di film come Civil War e Captain America

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Nuova recensione? Non proprio. Una recensione generale? Questo sì.

Dc e Marvel hanno prodotto molteplici film super-eroistici, ma in ognuno di loro, o quasi, ci sono gli stessi errori. Analizziamoli qui, insieme.

La trama base la conosciamo tutti: eroe di turno ottiene i poteri, impara a usarli, incontra il nemico, perde, si allena, lo riaffronta, vince. Solitamente non si va oltre questo quadro. Nel caso di un sequel, l’eroe incontra un nuovo nemico, o due, perde, diventa più forte o impara come combatterli, vince. Questa è la base, e non è da cambiare, in quanto un film di questo genere deve andare avanti così e deve avere un lieto fine. Il genere super-eroistico lo vuole.

Ma analizziamo la vicinanza tra buoni e cattivi, o meglio il loro essere gemelli. Quante volte un cattivo è uguale a un eroe? Quante volte il potere del cattivo è identico a quello dell’eroe?

Captain America lotta contro il Teschio Rosso, stessi poteri. Flash, nella serie tv, combatte contro Anti-flash, Zoom e il dio della velocità, stessi poteri. Iron Man lotta contro altri robot, così come Pantera Nera o Superman/Supergirl contro i criptoniani. Nessuna novità, scopri i poteri dell’eroe e il cattivo è uguale. Talvolta è appena diverso, tipo Soldato d’inverno, e in quel caso è una lotta scudo “Indistruttibile” contro braccio meccanico, oppure Wolverine contro suo fratello e il mostro con le spade e non gli artigli.

Pochissime volte vediamo scene come Spiderman contro Goblin, due poteri diversi, oppure vediamo situazioni dove i poteri uguali/simili sono giustificati, come in Batman: si usano trucchi, forza fisica, piani, enigmi, armi sofisticate e agilità da entrambe le parti, perché per lo più si lotta uomo contro uomo senza poteri soprannaturali (nella maggior parte dei casi, si intende).

Perchè è così difficile far combattere creature con poteri diversi? Se ci riescono gli X Man, perché Wolverine si ritrova contro esseri come lui, con i suoi stessi poteri?

Talvolta però il concetto viene usato bene: ci sono casi, come Venom o l’assistente del dottore in X Man 2, dove i cattivi non compaiono fin da subito nel film, che è già un sequel, e si dimostrano delle comparse o dei nemici interessanti che hanno un motivo di essere lì. Venom ha posseduto Spiderman, è logico che abbia dei poteri come i suoi, senza contare che si allea con SandMan e che compare solo nel terzo film.

Passiamo a un altro fattore: le squadre. Classico copione, i buoni hanno un cattivo da abbattere, prima ci provano da soli, poi si combattono tra loro, sconfitta in ambo i casi, si alleano, vittoria. Per le squadre di cattivi invece, quasi mai lottano contro i buoni ma vanno contro ad altri cattivi, e la situazione non cambia. Prima lottano tra loro, poi contro i veri nemici. Succede negli avengers (Civil war), nella Justice League, nei fantastici quattro, come se fosse una cosa obbligatoria. Batman contro Superman ne è un esempio. Non si va mai oltre questo copione, senza contare che il cattivo verrà per forza vinto (quattro contro uno, non è difficile capire il risultato) e gli eroi non sanno dialogare ma solo combattere.

La comicità è un altro tasto dolente: la si vede in Spiderman Far From Home, in Thor Ragnarok. in Endgame, in Justice League, come se fosse necessaria al film quando non lo è. Non è nemmeno definibile comicità, ma solo idiozia: battute comiche idiote e noiose, di basso livello, anche banali. Hulk che si mette la maglietta, Spiderman che è un bambino chiacchierone, Flash che non sa essere un supereroe, oppure Thor grasso (una bella trovata) che non si è solo lasciato andare ma ha chiaramente avuto un problema al cervello in quanto si è rimbecillito. In Guardiani della galassia si raggiunge il picco, per esempio: un’intera squadra di idioti che fanno battute.

La correlazione è un altro problema, anche se vagamente minore. Per capire un film, devi aver visto anche gli altri. Non è un brutto concetto, anzi creare una serie di film collegati non è male, crea interesse, ti affezioni ai personaggi. Ma, come quando giunge Infinity war, è allucinante pensare di doversi vedere almeno 10 film per capire l’ultimo, o non riuscire, ugualmente a comprenderlo.

Andiamo a parlare dei cattivi. I Villans sono la parte migliore, i più interessanti, i più belli. Peccato che spesso falliscono nella psicologia. Cosa vogliono? Classico copione: conquistare la galassia, annientare ogni forma di vita, essere venerati come Dei, uccidere a caso perché la tv è rotta e si annoiano. Poche volte hanno motivazioni interessanti.

Certo, non si discute la loro bellezza. Loki e Ela sono spettacolari, così come Ultron, Goblin, Zoom, ma non hanno particolari desideri. Vogliono conquistare, distruggere, vincere sul mondo.

Poche volte i film sorprendono. Arriva Thanos, per esempio, colui che vuole salvare i pianeti dal sovraffollamento, dalla lotta per le risorse, dalla guerra per il cibo. Un cattivo, con metodi da cattivo, con piano da cattivo ma con una psicologia nuova: uccide non per sè, ma per gli altri. Non vuole conquistare la Terra, la vuole salvare da un rischio che ogni spettatore percepisce come esistente, anche se futuro. Non si parla di una cosa assurda ma di un evento che potrebbe accadere davvero. Perché ci sono così pochi cattivi del genere?

Per finire, vorrei concentrarmi sui film inutili e sui finali. Film come Civil war o Batman contro Superman non hanno senso di esistere: in loro si salvano giusto quei quindici minuti di lotta, ma per il resto non sono utili a una grande trama o sono troppo lenti o sono assurdi. Batman non ha davvero motivi per odiare Superman, così come in Civil war non ha senso sottomettersi al governo in quanto il governo necessita degli eroi, non il contrario, e soprattutto non si può salvare tutti, senza contare che tra salvare una vita di un bambino in un burrone o salvare l’intera NY da un’invasione aliena che avrebbe annientato ogni vita umana, è normale che gli eroi lottino contro gli alieni e il senso di colpa per non aver salvato anche il bambino è verosimile, ma non è un buon motivo per firmare degli accordi senza senso che limitano la libertà degli eroi. Film lenti, pesanti, politici, poco interessanti.

I finali, ultimo argomento. Davvero la gente vuole il finale felice dove tutti stanno bene? Interessante come Marbvel e Dc lo pensino, dato che Infinity war non è finito bene e quel finale, quella malvagia vittoria, ha appassionato il mondo, tanto che a vedere il sequel ci sono andati tutti, anche i non fan della Marvel, ammiratori di un singolo film, l’unico che non ha il lieto fine.

PS: la grande differenza tra Dc e Marvel dove sta? Entrambi commettono gli stessi errori. Eroi diversi, si, con storie diverse, ma gli errori permangono.

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